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Mostre Conclusi

FRANCO ASCHERIO

Una vita per l'arte

Mostra 'Una vita per l'arte'

In ricordo di Franco Ascherio        

Si apre il 23 marzo - presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino - una interessantissima esposizione artistica con una trentina di opere di Franco Ascherio che sarà possibile visitare fino al 7 aprile 2024.

Franco Ascherio, era nato a Novate Milanese (MI) il 6 marzo 1936, e morto a Besozzo (VA)
 l'8 ottobre 2018.
Autodidatta, inizia il suo cammino come 'artista' nel lontano 1948.
Nel 1959, militare di leva a Roma, incontra il pittore Fumagalli che gli fa frequentare il suo studio, osservandolo lavorare e ascoltando il suo parlare affascinante, inizia così a visitare musei, gallerie d'arte e  leggere libri d'arte (fino alla fine della sua vita).
Il suo mondo d'angoscia e solitudine per quello che lo circondava, lo riportò nelle sue opere e nella sua prima mostra personale nel 1971.
Seguirono mostre personali a Seveso Palazzo delle Esposizioni nel 1972, Venezia Galleria Riccio nel 1975, Parigi Galleria Mouffe nel 1975, Alessandria, Bologna, Brescia, Varese, Soncino, Desenzano, Livigno, Milano, ed altre ancora, oltre a quelle collettive come a Basilea, Pompei, Napoli, Firenze, Milano, Lussemburgo ed altre che si colorarono di diverse emozioni.
La sua sensibilità e la sua mente creativa sempre in fermento, gli hanno impedito di dipingere sempre le stesse cose. Questo lo spinse per tutta la sua vita, a ricercare e studiare nuove tecniche e nuovi modi di esprimersi sia per ciò che era bello e leggero, sia per ciò che era brutto e pesante. Dipinse, disegnò, fece sculture con tutto ciò che aveva fra le mani, fece foto molto particolari.
L'ultimo giorno della sua vita, se n'è andato con una matita e un blocco fra le mani, la sua ragione di vita, una vita per l'arte.

Conclude Giuseppe Cavalli, Responsabile del Museo della Stampa: è con piacere che riproponiamo una mostra per ricordare  Franco Ascherio a sei anni dalla morte.
L'artista aveva già esposto nelle nostre sale parecchi anni orsono e ci aveva omaggiato di due opere che sono entrate a far parte della nostra collezione.

Ringrazio la nipote Stefania Accursi  per aver scelto il  Museo della Stampa  per ricordare e  far conoscere la sua arte.

L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 7 aprile 2024 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00 (19,00 dal 31 marzo); nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it. 


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CHIARA CORIO

Scrivimi

Mostra 'Scrivimi'
30 ritratti d'autrici    (composta da quadri, diorami in miniatura, sagome autoreggenti)


Si apre il 2 marzo - presso
il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino - una interessantissima esposizione artistica con trenta di opere di Chiara Corio che sarà possibile visitare fino al 17 marzo 2024.

Chiara Corio è una giornalista, photo editor e artista milanese
La sua passione
per l'arte e la fotografia è iniziata fin da bambina  quando si divertiva a incollare e sovrapporre su quaderni  figure che ritagliava da giornali e riviste, accompagnandole con brevi testi scritti.
Nel 2014 ha trasformato quei ritagli nei soggetti della sua arte.
 Dopotutto, come afferma, 'Giocare è una cosa molto seria, dove puoi divertirti al massimo solo se impari a non tradire mai te stessa'. Nelle mie opere raffiguro e interpreto prevalentemente la vita delle donne, famose o meno, eseguo ritratti del loro vissuto, delle esperienze e degli stati d'animo, agiti o subiti. Il mondo femminile mi interessa perché ha uno sguardo diverso sui grandi temi della vita e sull'assunzione dei ruoli, che non implica però una concezione del superiore o inferiore e costituisce una grande ricchezza e accentua l'uso e della capacità empatica e di quella comunicativa. Sono profondamente convinta del ruolo dell'artista come testimone di eventi storici e sociali.

             Le scrittrici rappresentate nei miei quadri sono donne che con le loro opere e con la propria? esistenza hanno contribuito e contribuiscono a elevare il grado di civiltà della nostra società attraverso la scrittura e la cultura femminile. Poesia, saggistica, romanzo, novella, attraverso questi generi e in diverse epoche, queste autrici ci hanno trasmesso i loro pensieri sul ruolo delle donne, sia in ambito sociale che privato. 

             Il filo rosso che collega tutte le loro parole è la condizione femminile, l'innovazione, l'approfondimento e la messa in discussione dei valori patriarcali, restituendoci un patrimonio di riflessione e conoscenza sul ruolo della donna come protagonista attiva del pensiero sociale.

             Doveroso ricordare molte di loro si sono espresse in epoche in cui alle donne non erano neanche riconosciuti i diritti  allo studio, alla parola, al voto. 

             Per motivi diversi, le loro vite e le loro storie mi hanno interessato e coinvolto, contribuendo alla mia crescita personale. 

             Da questa prospettiva, con carta, forbici stoffa e colla, ho rappresentato nelle mie opere il personale riconoscimento delle qualità di queste autrici, ho cercato di riportarle fra noi adesso, nei nostri tempi, per farle rivivere in modo attuale.

Le trenta donne ritratte sono:
Sibilla Aleramo, Hannah Arendt, Jane Austen, Nina Berberova, Agatha

Christie, Laura Conti, Simone de Beauvoir, Emily Dickinson, EmmaGoldman, Zelda Fitzgerald, Patricia Highsmith, Etty Hillesum, KatherineMansfield, Louise Michel, Anais Nin, Sylvia Plath, AnnaPolitkovskaja, Emmeline Pankhurst,   Arundhati Roy, Margaret Sanger, AnneSexton, Mary Shelley, Wis?awa Szymborska, Cristina Trivulzio di Belgioioso, Malala Yousafzai, Etty Hillesum, Virginia Woolf .

I materiali utilizzati per la loro realizzazione sono prevalentemente di riciclo, oggetti di varia natura a cui donare una seconda 'vita'.

Chiara Corio è anche impegnata nell'arte sociale: ha creato opere d'arte come potenti dichiarazioni contro il femminicidio, la violenza di genere, i diritti dei rifugiati e della comunità LGBTQIA.
Conclude Giuseppe Cavalli, Responsabile del Museo della Stampa: ringrazio Chiara per aver scelto il  Museo della Stampa  per far conoscere le 'Sue Donne' attraverso questi 'ritratti'.L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 17 marzo 2024 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it. 


ASSOCIAZIONE ITALIANA EX LIBRIS E ENRICO ZORZI

PINOCCHIO

ASSOCIAZIONE ITALIANA EX LIBRIS 'PINOCCHIO'

L' A.I.E., nata nel 1986 senza scopo di lucro ha l'obiettiuvo di promuovere e sviluppare la diffusione dell'ex libris, ovvero un'etichetta personalizzata con un disegno non necessariamente artistico e che porta inciso il nome e il cognome del titolare di una raccolta di libri.
L'associazione promuove  l'ex libris nelle sue diverse tecniche incisorie e della piccola grafica, mediante l'esercizio di attività culturali ed artistiche e della pubblicazione e diffusione della rivista "l'ex libris italiano".

Nel tempo la concezione dell'ex libris si è modificata; oggi alla funzione originaria di contrassegno di proprietà libraria si è sostituita quella di 'piccola grafica d'arte dedicata'. 

Da dodici anni l'associazione italiana ex libris organizza congiuntamente alla Biblioteca di Bodio Lomnago un concorso  il cui tema quest' anno era : "Pinocchio".

Si è voluto in tal modo ricordare il 140° anniversario della prima pubblicazione del romanzo, insieme ad Angelo Sampietro, presidente a.i.e. scomparso due anni fa, grande collezionista e cultore del personaggio.
Al concorso hanno partecipato 187 artisti di tutto il mondo con oltre 300 opere inedite sul tema. Accanto agli artisti (italiani e stranieri) affermati, conosciuti e apprezzati, in questo concorso sono stati coinvolti giovani artisti, studenti di istituti e scuole d'arte.
Sono stati infatti insigniti di premi speciali, per l'Italia, il liceo artistico "Russoli" di Pisa e le Accademie di belle arti di Bari e di Lecce e, a livello internazionale, le accademie di Istanbul e di Aktobe (Kazakistan), oltre alla "dom kultury" di Stargard (Polonia).
Il concorso era articolato in quattro sezioni e i vincitori sono stati Valerio Mezzetti (artisti italiani master), la slovacca Katarina Vasickova (artisti stranieri master), Cristiano Ferraro dell'accademia di Palermo (giovani italiani) e la bulgara Magdalena Alexandrova (giovani stranieri).
Cento opere sono state selezionate dalla giuria internazionale del concorso e riprodotte sul catalogo dedicato, oltre ad essere inserite nella mostra di ex libris e grafiche che si espone a Soncino.
La mostra, oltre alle suddette cento opere, si compone di altrettante incisioni (ex libris e grafiche libere, anche di grandi dimensioni), parte della raccolta dell'Associazione italiana ex libris e parte donate da artisti e collezionisti, costituendo così un corpo molto vasto ed eterogeneo, con cui apprezzare le diverse interpretazioni di uno stesso soggetto, con le influenze dettate dalle diverse origini geografiche degli artisti e dal periodo storico di realizzazione.
Tutte le opere, raffiguranti diversi passaggi della storia di pinocchio, sono state riprodotte in una pubblicazione, quali illustrazioni in accompagnamento al testo di Collodi.

La mostra, inaugurata ad inizio maggio a Varese, è stata successivamente esposta in Bulgaria in un tour che ha toccato città importanti, quali Veliko Tarnovo, Burgas e Varna, prima di tornare in Italia a metà novembre, per l'esposizione di Soncino.E' con grande soddisfazione che accogliamo questa serie di 100 opere nelle sale del Museo della Stampa  e per questo devo ringraziare il segretario dell'associazione dottr. Marco Franzetti e la presidente dott.ssa  Antonella Mensi.

In contemporanea nelle teche del Museo verranno esposte 26 lettere dell'alfabeto e 11 numeri con soggetto Piniocchio preparate dall'artista Enrico Zorzi di Rudiano. Trattasi di opere in puntasecca su plexiglass acquarellate.

 


AURORA ROSSINI

A fior di pelle

COMUNICATO STAMPA

            Mostra "A FIOR DI PELLE"

 Sabato 25 novembre alle ore 18,00 si inaugura presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino la mostra personale di Aurora Rossini  'A Fior di Pelle'

 La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 10 dicembre 2023 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, almeno il giorno prima, la visita anche il pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it.

 Aurora Rossini ha completato i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, specializzandosi in Arte Terapia. Successivamente, ha speso la sua arte all'interno del sociale e negli ultimi anni collabora con una cooperativa sociale nella provincia di Pavia, lavorando a stretto contatto con individui affetti da disabilità fisiche e mentali. 

Esplorazione Artistica

La mostra "A FIOR DI PELLE" presenta una collezione di acquerelli, disegni e sculture, con un'attenzione particolare rivolta al corpo femminile come soggetto centrale. Questi lavori catturano il colore e le emozioni in modo sorprendente, con il pigmento che fluisce come sangue e si ferma sul corpo, creando macchie, carezze e rughe. 

Le opere di Aurora Rossini sono un racconto intimo di emozioni, spesso sottolineate dagli sguardi dei soggetti rappresentati. Il colore danza sulla superficie del foglio o della creta, sfuggendo all'osservatore in alcuni momenti, come un segreto che si nasconde dietro le mani o le gote arrossate dei soggetti.

La mostra invita il pubblico a esplorare il mondo di Aurora Rossini, con uno sguardo intimo sulla sua ricerca della bellezza, della complicità e le sfumature delle emozioni che permeano le sue opere. 

 


COLORI, MUSICA E FANTASIA

RICCARDO ROSSI

Riccardo Rossi, accoglie da diversi anni i visitatori al Museo della Stampa di Soncino.
Nato a Manerbio nel 1999 vive ad Orzinuovi; si e' diplomato nel 2019 presso l'Istituto Tecnico per il Turismo di Orzivecchi. Espone da alcuni anni sue opere in occasione della Microeditoria del Fumetto di Orzinuovi, durante la Fiera Zootecnica Orceana e a Soncino durante la Notte Romantica. Appassionato di musica, film d'animazione e cultura generale, ha una particolare venerazione per la discografia dei Beatles, Rolling Stones e Pink Floyd. Ha lavorato per alcuni anni al Castello di Padernello come guida. Collabora con diverse Associazioni, gruppi culturali e con l'artista Francesca Guarneri, esperta di body -painting.

Mostre ed esposizioni

-2019, nell'ambito della Microeditoria Del Fumetto a Orzinuovi, la prima mostra personale presso
  il negozio, La Nuvola;
-2020 Fumetto: 'La famiglia Soncino' (Stampatori Ebrei) presentato nel corso della Giornata
  Europea della Cultura Ebraica;
-2022 due mostre estemporanee a Orzinuovi in occasione della Fiera e a Soncino nell'ambito
 della Notte Romantica;

-2023 in occasione della Fiera di Orzinuovi una mostra personale denominata "OrziBeatles".

 


INCISORI SOTTO TORCHIO

Mostra di incisioni


 

Inaugurazione della mostra 

 

Incisori sotto torchio

 

Sabato 7 ottobre 2023, ore 17.30

Soncino, Museo della Stampa - Centro studi stampatori Ebrei

 

La bottega di Giusy Lazzari, nota incisore e stampatore cremonese, bresciana di adozione, non è un luogo nel quale si insegna, ma si trasmette un sapere antico, proprio come nelle botteghe del passato. La conoscenza delle tecniche, la sperimentazione, le prove hanno un solo e inappellabile giudice: il torchio. Sotto la pressione del rullo, quanto inciso sulla lastra prende una vita a volte inaspettata: i risultati aprono a considerazioni e a nuovi traguardi, a volte nemmeno immaginati. Ogni giro di ruota, quando il feltro verde si alza e rimane la carta impressa di colore, diventa motivo di discussione, di rilievi, dinamica di scelte estetiche che partono dalla pratica, dall'inchiostrazione, dalla pulitura della lastra, da un nuovo intervento. Ogni stampa è differente dall'altra proprio perché la sensibilità dello stampatore trasforma l'oggetto inciso in un tutto a sé, è la prova superata o ancora da affinare, da rivedere, da ripensare.

Espongono con Giusy Lazzari alcuni suoi allievi, provenienti da esperienze culturali, artistiche e di vita assai differenti. I risultati mostrano la vivacità della bottega di Giusy Lazzari: nulla di già scritto, nulla che sia imitazione del suo stile. Piuttosto imitazione del suo amore per l'arte del segno che si traduce in incisione e in stampa. Ciascuno porta il suo gusto e la sua ricerca, coerente al proprio mondo interiore, racconta un modo di approcciarsi al fatto artistico per ciascuno particolare. E il passaggio sotto il torchio, come un parto, mette in evidenza il senso contemporaneo di questa arte antica: è passaggio verso qualcosa di conosciuto e insieme sconosciuto, risultato di passione, tecnica, conoscenza, amore e sorpresa. 

 

 

 

Espongono:

 

Giusy Lazzari

Antonella Bitonte

Patrizia Beccari

Silvia Tagliabue Clelia Adami

Giuseppe Fusari

 

Incisori sotto torchio dal 7 al 22 ottobre

orari di apertura:

Dal martedì al venerdì: 10-12.30

Sabato e domenica: 10-12.30, 14.30-19.

Museo Della Stampa - Centro studi stampatori Ebrei, via Lanfranco, 6/8, 26029 Soncino (Cr) Per informazioni:

39 0374 83171 info@museostampasoncino.it

www.museostampasoncino.it


Piero Manzoni

Relazioni (im)possibili. Il fil rouge da Piero Manzoni a oggi

Soncino è nota per le sue radici amare, ma anche perché lì, esattamente 90 anni fa, nel 1933,nasceva Piero Manzoni. A 60 anni dalla sua morte, avvenuta nel 1963 una mostra al Museo della Stampa, organizzata dalla Fondazione Piero Manzoni di Milano e la Pro loco APS di Soncino, riporta le opere dell'artista nel suo paese natale. Il progetto è nato dal desiderio di indagare le relazioni.
La prima relazione è quella tra Piero Manzoni e alcuni artisti delle generazioni più recenti, invitati a esporre assieme a lui: Sergio Breviario, Dario Buccino, Gianni Caravaggio, Nicolò Cecchella, Barbara Colombo, Massimo De Caria, Carlo Dell'Acqua, Paola Di Bello, Andrea Francolino, Carlo e Fabio Ingrassia, Giovanni Morbin, Liliana
Moro, Cesare Pietroiusti, David Reimondo, Fabio Roncato e Skygolpe. Cercare di
scoprire l'eredità di uno dei capisaldi dell'arte italiana non è sempre facile né evidente. Chi fa arte oggi certo conosce Manzoni e il suo lavoro, ma non sempre in modo esaustivo: anche perché è entrato profondamente nel DNA di questi artisti, così da non essere più giustamente riconoscibile e riconosciuto. Dunque, quello che abbiamo cercato è proprio questo 'sangue manzoniano' che potrebbe scorrere in ciascuno dei sedici invitati.
Per alcuni di loro l'artista nato a Soncino è stato in qualche modo parte della propria biografia:
una giovanissima Liliana Moro rimane folgorata dalla piccola foto di un Achrome, panini e caolino, che le fa intuire la libertà dell'odierno fare arte; Cesare Pietroiusti nel 1981 si trova a trasportare per una mostra diverse opere di Manzoni da Milano a Roma, nel bagagliaio della sua Fiat 128 verde pisello; Sergio Breviario dichiara che ha deciso di fare l'artista perché voleva essere bellissimo, come Piero Manzoni'
Comunque sia, il viaggio per arrivare alla realizzazione di questo progetto è stato lungo e non banalissimo. La ricerca, profondamente condivisa con gli artisti invitati, nel tentativo di trovare l'opera di ognuno di loro che potesse essere messa in relazione con una di Manzoni, ha comportato incontri e scambi, in cui non è stato proprio netto il ruolo dei curatori, poiché la scelta è emersa dalla relazione con l'artista. Sapere come pensa e vede Manzoni chi fa il suo stesso mestiere è oltremodo stimolante. Il risultato ha portato a una rosa di opere molto diverse tra loro, per tecnica e significato, di cui circa una metà sono state create apposta per questa occasione; testimonianza quindi della varietà di strade che Manzoni ha in qualche modo percorso e precorso.
Accompagna la mostra un catalogo che contiene testi scritti appositamente da otto autori:
Luca Bochicchio, Daniela Ferrari, Flaminio Gualdoni, Gaspare Luigi Marcone,
Mirco Marino, Raffaella Perna, Marco Senaldi e Giorgio Verzotti. Un po' per gioco e
un po' per incrinare gli schemi usuali i sedici artisti sono stati abbinati agli autori con una
roulette, estraendo a sorte e lasciando quindi che fosse il fato a decidere. Infine un'ulteriore sfida è stato il tentativo di creare una relazione armoniosa tra le opere e lo spazio che le ospita, l'affascinante Museo della Stampa, luogo fortemente caratterizzato: torchi in ghisa, matrici di pietre litografiche e casse tipografiche fanno da cornice al lavoro di Manzoni e degli altri artisti contemporanei.
Mostra organizzata da Fondazione Piero Manzoni, Milano e Pro loco Soncino APS con il sostegno di:
Bes Hotel, Bonizzi srl, Fornaci Laterzi Danesi spa, Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, ITN snc di Maccabelli e Scarpini, Liberty House, Micron srl, Azienda Oro Verde, 8volante srl, Prandelli F.lli srl, Vanoli Ferro spa,
Zuccotti Assicurazioni srl.
Relazioni (im)possibili. Il fil rouge da Piero Manzoni a oggi
25 giugno '1 ottobre 2023
A cura di Demis Martinelli e Rosalia Pasqualino di Marineo

LUIGI CAZZANIGA

Economia Domestica

 


TRACCE

TRACCE Opere degli allievi dell' Accademia LABA di Brescia e Trentino

COMUNICATO STAMPA

 Mostra 'TRACCE'

 Sabato 25 marzo alle ore 18,00 si inaugura presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino la mostra collettiva 'Tracce' con opere degli allievi della Scuola di Pittura della Libera Accademia di Belle Arti LABA di Brescia e Trentino, visitabile fino al 16 aprile 2023.

Prodotte all'interno dei corsi di pittura, illustrazione, incisione e scultura, le opere in mostra aspirano a un dialogo inedito con il prestigioso e antico luogo che le ospita, attraverso il linguaggio del disegno, dell'incisione, del monotipo, del libro d'artista e della scultura, realizzati dalle classi del triennio e del biennio della Scuola di Pittura. 

"Si può sempre con segni nuovi

parlare ai segni antichi,

le giovani menti provano a farlo,

e quasi sempre ci riescono".

Luciano Pea. 

Conclude Giuseppe Cavalli, Responsabile del Museo della Stampa:
Questa è la seconda volta che gli studenti dell'Accademia espongono i loro elaborati nelle nostre sale; lo scorso anno la Mostra ha avuto un ottimo successo di pubblico e numerosi sono stati gli apprezzamenti da parte di visitatori ma anche  di esperti ed artisti già affermati.
Sono sicuro che anche quest'anno le loro opere saranno molto gradite ed ammirate e mi fa molto piacere che giovani scelgano il Museo della Stampa  per le loro prime esperienze espositive.

 La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 16 aprile 2023 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, almeno il giorno prima, la visita anche il pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it.

 


PIERO MANZONI A SONCINO

La Merda d'artista di Piero Manzoni tra documenti e immagini

Nel 1961 Piero Manzoni (1933-1963) realizza 90 scatolette di Merda d'artista; dopo più di sessant'anni possiamo dire che Merda d'artista è una delle opere più famose e al tempo stesso meno comprese della storia dell'arte. Appena presentata, per la sua natura diviene bersaglio di polemiche al punto di essere oggetto nel 1971 di un paradossale dibattito al parlamento italiano; in seguito è citata in canzoni pop, nei programmi tv e nel discorso comune, ma anche imitata da artisti di tutto il mondo. Quasi sempre è elevata a esemplificazione dell'inconsistenza dell'arte contemporanea. Al contrario quest'opera, nella sua genesi e nelle sue dichiarate intenzioni, racchiude molteplici e sottili significati artistici e culturali, alcuni di essi, inaspettatamente, molto più 'classici' di quel che si potrebbe pensare, a cominciare dal prezzo di vendita, fissato nel peso equivalente, trenta grammi, dell'oro zecchino.

Per iniziare le celebrazioni soncinesi dei sessant'anni dalla morte e novanta dalla nascita, la Fondazione Piero Manzoni assieme alla Pro Loco Soncino ha organizzato due appuntamenti: una conversazione con i quattro autori del libro in quattro lingue: Merda d'artista, Künstlerscheisse, Merde d'artiste, Artist's shit (Carlo Cambi Editore, 2021), i quali racconteranno storie e leggende sulla famigerata scatoletta, oltre a fornire interessanti spunti interpretativi. Inoltre una piccola mostra al Museo della Stampa, oltre a presentare 'dal vivo' uno dei 90 multipli, raccoglierà documentazione bibliografica sull'opera, assieme ad alcune immagini, per lo più inedite, dell'artista proprio a Soncino.

 

 

 

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