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Mostre Conclusi

Ida Rosa Scotti - FORME/SEGNI sculture e disegni

Mostra di disegni e sculture

Inaugurazione Sabato 07 Dicembre 2019, ore 17

In mostra dal 07 Dicembre 2019 al 06 Gennaio 2020

Sensibilità delle materie
Sculture ed opere su carta dialogano intensamente, nella creazione artistica di Ida Rosa Scotti. Non si tratta di rispondere ad una visione ancillare del disegno rispetto alla scultura, o considerare il disegno in funzione semplicemente preparatoria. Non vi è alcuna ipotesi di subordinazione, alcuna ipotesi che legittimi la costituzione di una impropria scala di valori. Le opere, ciascuna, hanno propria autonomia, esplorano valori e relazioni, definiscono riflessi sulla sensibilità delle materie, nella direzione di costituire idee di spazialità, attraverso un'intersecazione fra le opere che forma rimandi costanti, fra l'impeto della tridimensionalità e la creazione - attraverso il segno - di uno spazio complesso, che si apre con una intensa idea 'un'aspirazione - di dinamicità.
Il segno anima prospettive intrecciate, incontri fra geometrie velate ed esplicite connessioni con uno spazio che si forma in progressioni che attengono ad una dilatazione, perché il segno 'muove' lo spazio ed orienta le relazioni. Uno spazio allusivo, nelle carte: riprendere ed accentuare il formarsi delle cose, verso una dimensione che comprende aria, luce, ombra. Materia che diverrà, ancora, che sarà concreta ed astratta, che si formerà e si muterà; forse si potrà constatare l'implicita presenza di un richiamo sotteso alla trasformazione, all'idea di un tragitto che nasce nella correlazione fra le cose. Un universo espressivo. Sensibilità profonda nello scavare il tratto, nel sedimentare le vie che sezionano elementi e li riallestiscono, elaborando spazi in quanto acceleratori di luce ed ombre. Elaborare per accostamenti, attraverso una crescita evidente del segno che accumula espressività e forma 'lacune' in cui lo spazio si espande, avvalorando punti di intersezione fluidi ed interrogativi, integrando accostamenti fra determinazioni analitiche - come una geometria che si afferma crescente - e fluorescenze del segno che diviene superficie e colore.
Graffiare e levigare: il segno si sensibilizza, come nel trattare una materia che avverte delle asperità, che le conferma e le rende evidenti. Vedere i contrasti nella spazialità che si crea man mano, valutare le contraddizioni nelle dinamiche profonde fra materia e forma, interrogarsi sui processi che si susseguono: alludere diviene un modo di evidenziare, esplorando l'incerta concretezza delle cose, segni e materie. Coesione nella conoscenza, passando attraverso gli anfratti della forma e donando percorsi. Graffiare e levigare: la scultura di Ida Rosa si orienta ad essere un 'libro aperto', sostanziando nella connessione forma/materia l'idea di uno spazio che comprende il tempo del narrare, il tempo del percepire la luce che scava e si fonde nella materia. Come un segno, che si accumula e si espone. Il segno, la forma, sensibilità delle materie.

                                                                                                                    Francesco Pagliari


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RICARDO PREVOSTI

l'immaginario a incarnare presenze

Sabato 9 novembre al Museo della Stampa di Soncino alle ore 18 s'inaugura la mostra di Riccardo Prevosti: 'L'immaginario a incarnare presenze', con presentazione del critico d'arte Andrea Barretta.

Un evento importante per la calcografia in un luogo già 'Casa degli Stampatori' alla fine del Quattrocento. Una personale che consentirà di ammirare l'opera incisoria di un artista nato nello studio del maestro urbinate Luigi Corsini e che ha sempre esteso la sua creatività nell'ausilio della sperimentazione e nella raffinatezza di fogli che fanno onore alla bellezza. Infatti, il suo percorso ar­tistico inizia nel 1974 e da allora sarà un riprodurre sensazioni, un esprimere curiosità che lo portano a una ricerca continua nell'unicità di momenti che l'incisione moltiplica e dà, fino alle ultime opere nelle quali utilizza tecniche differenti, dall'acquaforte all'acquatinta, dalla maniera sale all'uso del rilievo con lastre polimateriche e sottolineature in oro.

Sulle trame sottili della superficie Riccardo Prevosti evoca misteriosi mondi miti­ci, paesaggi metafisici, teatri del sogno. 'Nelle sue pagine - scri­ve Andrea Barretta - c'è il prestigio delle emozioni che l'artista dà, approfondendone l'incidere, utilizzando non solo l'acquaforte ma acquetinte e tramando nei dettagli (...). C'è il proposito dell'assenza di un controllo esercitato da proposizioni statiche nell'assumere una propria indole, sono eleganti narrazioni che si pongono fuori dall'abituale stampa in cavo'.

Nel suo percorso artistico partecipa a numerose mostre in Ita­lia e all'estero e a importanti rassegne quali 'Arte e il Tor­chio' a Cremona, i vari 'Repertori' di Bagnacavallo, la VII Triennale mondiale della Stampa e dell'Incisione Originale di Chamalières in Francia, il 1° Concorso Internazionale Ex Libris Remo Palmirani 'Il Cantico dei Cantici' alla Roc­ca Sforzesca di Soncino (Cremona), e altre partecipazioni mentre sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, tra cui la 'la Galleria ab/arte' di Brescia e la 'Pinacoteca Repossi' di Chiari. Mentre la sua monografia: 'Le visioni oniriche di Riccardo Prevosti', scritta e curata da Andrea Barretta, è stata richiesta dal Metropolitan Museum di New York e lì archiviata.

 

La mostra, con ingresso libero, proseguirà fino al 1 dicembre da martedì a venerdì ore 10 - 12. Sabato e festivi 10 - 13 e 15 - 18.

Museo della Stampa, Via Lanfranco 6, Soncino (Cremona)

 


OLIVIA PEGORARO

TRA CHIARO E SCURO

Olivia Pegoraro ''Tra chiaro e scuro' - dal 5 al 27 ottobre 2019 -
Mostra di Incisioni

Il Museo della Stampa - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino ospita la mostra personale dell'artista Olivia Pegoraro dal titolo 'Tra chiaro e scuro'.

 

Inaugurazione: Sabato 5 ottobre alle ore 17.30. Presenta Marco Gobbato.

 

 

Il percorso artistico di Olivia Pegoraro si incentra sulla riflessione intorno all'individuo e, in particolare, al volto. Al volto Olivia ha dedicato la quasi totalità della propria produzione degli ultimi dieci anni che, in modo significativamente rappresentativo, viene esposta in questa sede.

è un viaggio dentro l'individuo, dentro le sue suggestioni e le sue emozioni, ma è anche un percorso nella grafica, che Olivia Pegoraro riesce a mettere al servizio della rappresentazione. Il segno e la tecnica non sono fini a se stessi, ma costituiscono un mezzo per far emergere la dimensione interiore, nel loro alternarsi di chiari e di scuri, di ruvidità e di morbidezze, di pieni e di vuoti, quasi che il soggetto nascesse muto e solo con il segno riuscisse ad esprimersi.

Dimensione emotiva e dimensione grafica costituiscono, dunque, un tutt'uno inscindibile. E come il sentimento investe l'uomo con nitidezza, ma nel contempo si arricchisce di sfumature e di incertezze, così il segno, con l'uso della tecnica, viene declinato nelle sue molteplici sfaccettature. [']                                                                                                                                

 

Marco Gobbato


X Biennale di Soncino, a Marco

Mostra Internazionale di Arte Contemporanea

L'esposizione internazionale di arte contemporanea aprirà al pubblico Sabato 24 Agosto alle ore 17.30 con una cerimonia di inaugurazione, e rimarrà aperta fino a Domenica 29 Settembre

Quest'anno sono stati coinvolti pittori, grafici, fotografi, scultori e videomaker provenienti da Italia, Argentina, Australia, Cile, Colombia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Messico, Slovacchia, USA, tutti impegnati nella ricerca di nuovi linguaggi artistici.

Le opere degli 81 artisti saranno visibili nella Rocca Sforzesca, nell'Ex Filanda Meroni (spazio espositivo dedicato all'opera di Piero Manzoni) e al Museo della Stampa, per poi diramarsi all'interno del borgo, nelle attività commerciali e in palazzi storici di Soncino (proprietà private che apriranno le porte al pubblico per l'esposizione).

Davide Schileo e Daniela Sobetchi

IMAGO LIGNEA

Inaugurazione Domenica 05 Maggio 2019, ore 17.30

In mostra dal 05 al 26 Maggio 2019

Il Museo della Stampa - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino inaugura, Domenica 05 Maggio alle ore 17.30, la mostra collettiva 'Imago Linea' degli artisti Davide Schileo e Daniela Sobetchi.

Tabulae è un collettivo artistico avviato nel 2016 da Davide Schileo e Daniela Sobetchi, ambedue studenti all'Accademia di Belle Arti di Venezia. L'attività dei due ragazzi consiste nel riproporre in tempo odierno una tecnica di stampa antica che ha assunto un ruolo importante nella storia dell'Occidente: la xilografia
Essa non solo è l'antesignana di tutto il materiale editoriale, didattico e pubblicitario di cui si dispone al giorno d'oggi, ma è anche, insieme agli affreschi, una delle principali testimonianze iconografiche rimaste del mondo medievale. Proprio quest'ultimo si rivela essere il soggetto principale dei due studenti, i quali si adoperano ad approfondire un'epoca che li appassiona e a presentarla con un medium che la contraddistingue.

In Imago Linea Davide e Daniela combinano le esperienze acquisite rispettivamente in vari ambiti delle Belle Arti: lui riversa nei disegni preparatori e nei lavori d'intaglio tutti gli interessi che nutre nei confronti dell'Età di Mezzo, mentre lei mette a disposizione l'esperienza tecnica e le sue conoscenze nell'uso del colore per valorizzare nel miglior modo possibile le stampe prodotte. L'unione di queste due diverse sensibilità, tuttavia, non si limita alla sola stampa sulla carta che viene appositamente impiegata per la stampa d'arte, bensì anche ad altri tipi di supporti

Il connubio tra elementi antichi e moderni consiste, in altri termini, nel conferire all'immagine medievale quel giusto dosaggio di contaminazioni che sono necessarie per garantire a questa la sopravvivenza in un contesto che non è più quello di secoli addietro.



A cura del Museo della Stampa - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino e dell'Associazione Pro loco Soncino.
Con il Patrocinio della Provincia di Cremona, della Camera di Commercio di Cremona, del Comune di Soncino e del Sistema Museale MO.e.Se..


Graziano Tinti - ORDINE DEL GIORNO

Mostra di Incisioni

Inaugurazione Sabato 06 Aprile 2019, ore 17.30

 

In mostra dal 06 al 28 Aprile 2019

 

Orari da Martedì a Venerdì ore 10 '12, Sabato e Festivi ore 10 - 13 e 15 -19

 

Il Museo della Stampa - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino inaugura, Sabato 06 Aprile alle ore 17.30, la mostra personale dell'artista Graziano Tinti dal titolo 'Ordine del Giorno'.

 

Un ciclo di incisioni, da cui la mostra prende il titolo, caratterizzati da 'oggetti d'uso quotidiano' che si dispongono alla visione in termini di ordine e di disordine, come se ogni volta queste tovaglie o questi strofinacci sfuggissero all'ordine di un ripiegamento o di una disposizione anonima per assumere un carattere personale della piega, in definitiva assumono il livello dell'identità dell'oggetto.


Un percorso, quello del Maestro Tinti,  che da anni si basa su una ricerca attorno alle tematiche dell'oggetto che tradotto in arte mostra i suoi lati più inconsueti e media un raffinato rapporto con una rappresentazione che supera i limiti oggettivi e sconfina verso l'immaginario.


Nuovi Dialoghi - TERRA

Mostra di Incisioni

Nuovi Dialoghi - Terra

 

Inaugurazione Domenica 03 Marzo 2019, ore 11.00

 

In mostra dal 03 al 23 Marzo 2019

 

Orari da Martedì a Venerdì ore 10-12, Sabato e Festivi ore 10 - 13 e 15 - 18

 

Il Museo della Stampa - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino inaugura la stagione espositiva 2019 con una mostra collettiva del gruppo Nuovi Dialoghi.

L'inaugurazione dell'esposizione, dal titolo "Terra", è in programma per Domenica 03 Marzo alle ore 11.00, nelle sale espositive del Museo della Stampa. 

In mostra una trentina di opere di 13 incisori diversi, in cui l' arte rappresenta il labirinto di espressioni scavate nell'anima di ogni artista.

Elementi naturali assumono forma, il processo creativo prende spessore diventa narrativa visiva, determina il pensiero, l'opera il risultato di una osservata meditazione, varchi, spazi, curve, rilievi e miscele, sono il contenuto attraverso il quale l'artista esercita un rapporto visivo, in simbiosi con le proprie emozioni, spazia e concretizza la propria interiorità.

Le loro opere passano attraverso la libera riscoperta della creatività, un vocabolario sempre nuovo dove la materia incontra e sublima la suggestione e le emozioni prendono forma.

Espongono: Alberta Franzini, Antonella Signaroldi, Antonia Rao Mar, Gianpaolo Ferrari, Giuseppe Baroni, Giuseppe Coda Zabetta, Luigi Campagnoli, Paola Pacella, Vittoriana Mascheroni.

 

Oggi l'artista è come un naufrago

la propria anima un oceano

l'approdo una emozione

che esplode in un racconto


Antonella Signaroldi - "YA-HUA" La rarefatta botanica

Mostra di Incisioni e Monotipi

Il Museo della Stampa  - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino inaugura l'ultima mostra del 2018 con una personale dell'artista piacentina Antonella Signaroldi dal titolo YA-HUA - La rarefatta botanica.

 

L'Inaugurazione è prevista per Sabato 08 Dicembre alle ore 17, a cura di Susanna Gualazzini.

 
In mostra la sua produzione più recente con  incisioni e monotipi che hanno come protagonista l'universo semantico della botanica.

Gli YA-HUA, una maniera nuova e al tempo stesso antichissima di rappresentare la forma vivente senza ricorrere ad alcuna legge classificatoria.

Le sue opere sono il risultato di anni di studio e sperimentazioni, all'incisione tradizionale unisce tecniche nuove: approfondisce le tecniche della collografia, carborundum, linoleografia, puntasecca su diversi materiali e quella del grabado verde, incisone su tetrapak; la raccolta di YA-HUA è arricchita di esemplari stampati a colori con la tecnica Hayter.  


Circolo Culturale "Don Emilio Verzeletti" - CARTOGRAFIE

Mostra di Incisioni

INAUGURAZIONE: Domenica 04 Novembre, ore 16

Mostra collettiva

Dal 04 al 18 Novembre 2018

Il Museo della Stampa ospita la mostra collettiva "Cartografie", a cura degli allievi del Laboratorio di Incisione del Circolo Culturale 'Don Emilio Verzeletti'.

L'Inaugurazione è in programma per Domenica 04 Novembre alle ore 16, presenterà il prof. Agostino Garda.

Il Laboratorio di Incisione nasce nel 2004 da un'idea del Maestro Giacomo Gandellini.
Da una quindicina di anni il Laboratorio ha permesso a un buon numero di allievi delle scuole d'arte dell'associazione di potersi esprimere attraverso queste tecniche, prediligendo soprattutto la punta secca, l'acquaforte e l'acquatinta e attuandole con metodi piu? fedeli possibili a quelli in voga nei secoli scorsi e cercando di operare con gli stessi tipi di strumenti utilizzati dagli incisori antichi.
Espongono: Giacomo Gandellini, docente del Laboratorio di Incisione, Lauro Gorini, Enzo Pizzini, Gianpietro Pizzi, Rita Azzanelli, Nadia Sayed Al??, Giovanni Di Cuia, Assunta Atrigna e Giovanni Alghisi.


Valentino De Nardo - Incisioni

Mostra di Incisioni

Sabato 06 Ottobre alle ore 17.30 il Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino inaugura la mostra 'Incisioni'.

 

Si tratta di una selezione di incisioni di Valentino De Nardo, pittore, illustratore e incisore di Vittorio Veneto.

 

De Nardo, docente di arte applicata alla stampa presso l'istituto statale d'arte di Vittorio Veneto è spesso presente in importanti gallerie nazionali con esperienze di prestigio anche all'estero. Fa parte dell'Associazione Incisori Contemporanei.

 

Le sui Incisioni conducono l'osservatore nel regno del 'non-visto" attraverso cromatismi che si accendono di blu, di verdi, di bruni, di rossi che rincorrono sogni di eteree e impalpabili profondità.

La sua arte è un viaggio in una caverna, le luci del mondo vi penetrano rischiarando una larvata parvenza di cose, per poi spegnersi, azzerarsi in una melodiosa pausa oltre la quale ci sono l'incanto e la magia di una terra promessa, ritmica epifania che traccia il respiro e l'anima dell'artista.

 

Il colore diventa «luogo di approdo, disvela scintille di speranza in un buio che a volte regna fitto. Calma e movimento, luce e tenebre, forma e colore, accendono un confronto dialettico dal quale nasce una nuova architettura della realtà che all'improvviso scompare lasciando il posto ad un sogno incorporeo.

L'immaginario dell'osservatore si lega ad ogni colore ed entra in ogni forma lasciando fuori dalla cornice il peso del corpo e il frastuono del mondo.

 

 

 

Maurizio Ruggiero, Critico d'Arte

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