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Mostre Conclusi

ROSSINI VALERIA

Grafica ed illustrazione nell’editoria italiana tra fine Ottocento ed inizio Novecento

Sabato 7 Agosto, alle ore 17.30, presso il Museo della Stampa di Soncino si svolgerà l'inaugurazione della mostra intitolata Grafica ed illustrazione nell'editoria italiana tra fine Ottocento ed inizio Novecento. L'idea è quella di accompagnare il visitatore attraverso un viaggio di riscoperta di quella parte dell'editoria contemporanea spesso poco valorizzata, sebbene ricca dal punto di vista, non solo contenutistico, ma anche artistico.

 La mostra, curata dalla Dott.ssa Valeria Rossini, responsabile del patrimonio librario, e da Giuseppe Cavalli, consigliere della Pro Loco con delega al museo, nasce dal salvataggio e recupero di materiale librario di vario genere. Essa si inserisce nel progetto culturale portato avanti dal Museo della Stampa di Soncino da oltre trent'anni: valorizzare e promuovere l'arte tipografica, dalla sua invenzione, a metà XV secolo, arrivando quasi ai nostri giorni, con particolare attenzione ai tipografi ebrei Soncino ed agli incunabuli e cinquecentine da loro prodotte. In questo caso viene affrontato un periodo storico non troppo lontano da noi, ma che, per le tecniche e la grafica utilizzata, ci riporta alla cura del dettaglio ed all'illustrazione dei tempi antichi.

 Nella mostra sono presentati quasi tutti i generi editoriali del periodo, dalle opere di maggior valore economico ed artistico alle collane più popolari. Attraverso le incisioni di Gustave Doré e del suo amico/rivale Yan' Dargent (Jean-Édouard Dargent) ci si immerge nel fortunato filone editoriale dei grandi libri illustrati, che hanno abbellito le librerie delle famiglie più abbienti a cavallo dei due secoli; si passa poi alle collane dai prezzi contenuti, sebbene con copertine curate, tra cui quelle della prolifica casa editrice Sonzogno, ed ai testi scientifici. Una sezione a parte è, infine, dedicata all'editoria musicale, dominata quasi esclusivamente dalla Ricordi, con una prevalenza di libretti e spartiti di opere liriche, assai in voga all'epoca, anche tra le classi popolari.

Le trenta opere sono accompagnate da brevi didascalie che permettono al visitatore di comprendere la finalità della mostra: procedere per un'analisi estetica dei libri, senza tralasciare alcuni importanti informazioni in merito alle case editrici che li hanno prodotti.

L'esposizione sarà visitabile presso il Museo della stampa di Soncino, in via Lanfranco 6/8, dal 7 al 22 Agosto negli orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 12.30, sabato e domenica anche al pomeriggio dalle 14:30 alle 18 (aperture pomeridiane in settimana su prenotazione al numero 0373/83171 o tramite mail a info@museostampasoncino.it).


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MARIA ZANOLLI

Mostra di incisioni

Brescia, 14 maggio 2021. Come una partitura tra pensiero, poesia, elementi naturali, immagini, segno e sogno, Fuoriverso, poetry of fragility frammenti di un tempo sospeso, è l'universo narrativo della ricerca poetica di Maria Zanolli. Frammenti di poesie, parole, elementi della natura, i versi escono dalle pagine dei libri e dialogano con le visioni che li hanno ispirati. Il racconto poetico dell'autrice bresciana, da tempo impegnata in una ricerca tra natura, parola e immagine, arriva al Museo della stampa di Soncino dal 5 giugno al 4 luglio con un'esposizione che tenta di ricucire poeticamente i fili di questi tempi complessi. In mostra una trentina di lavori, poesie, incisioni calcografiche, cianotipie, collage di carta e stoffa immergono il lettore/spettatore in un viaggio in cui è possibile attraversare il tempo fragile e sospeso in cui viviamo e ricostruire una possibile mappa. Non è un caso che proprio la natura e la sua 'voce' sia l'origine e l'orizzonte di Fuoriverso: è il mondo a chiedercelo, a dirci che qualcosa si è rotto e che è necessario fare un passo indietro, se c'è ancora tempo, tornare laddove tutto nasce, altrimenti vivremo nel caos di un universo fluttuante e instabile.

All'inaugurazione - in programma per sabato 5 giugno alle 17.30 - ci sarà una lettura di poesie a cura dell'autricenaccompagnata dalle corde del Sarod, liuto indiano, suonato dal musicista bresciano Paolo Camisani. Paolo Camisani, Manerbio, 1980, musicista e compositore inizia lo studio musicale nel 1996 come chitarrista. Il suo percorso di crescita varia tra diversi generi e lo porta a studiare con importanti maestri tra cui il chitarrista Riccardo Zappa. La sua evoluzione continua, poi, nel 2012 con l'incontro del Sarod, liuto della tradizione classica indiana del nord Hindustan. Inizia così gli studi con il maestro Riccardo Battaglia con cui parte per l'India dove studia con il guru Pradeep Barot, importante esponente della Mahiar, uno degli stili di riferimento della tradizione classica indiana

BIOGRAFIA

Maria Zanolli, Brescia, 1981 è autrice, giornalista, ama la natura e il cammino. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze della Comunicazione a Milano e la laurea specialistica in Giornalismo ed Editoria a Verona. Progetta e conduce laboratori di poesia per adulti e bambini e sperimenta l'incontro tra poesia e arte. È ideatrice dell'iniziativa Leggiamo Poesia, incontri di lettura condivisa per vivere insieme il piacere della poesia, e Cammino e Poesia. Sue poesie sono pubblicate su riviste e antologie di riferimento della poesia italiana. La Misura del vuoto, L'Erudita 2020, è il suo ultimo libro. È volontaria dell'associazione Equipark dove si occupa della cura degli asini e organizza iniziative intorno alla natura e al trekking. Sta frequentando un corso di formazione per diventare Guida Ambientale naturalistica Escursionistica.

www.mariazanilli.com


ISOLE

Mostra di Luciano Pea

L'artista Luciano Pea si è formato all 'Accademia di Belle Arti di Brera. Docente di incisione e tecniche pittoriche alla Libera Accademia di Belle Arti (L.A.B.A) di Brescia. Attivo con esposizioni in ambito nazionale dalla fine degli anni '80. Ha partecipato a esposizioni e manifestazioni internazionali, fornisce contributi artistici per eventi culturali. Numerose pubblicazioni di opere su cataloghi e libri d'arte. Nasce a Gottolengo (Bs) il 31.03.1961, vive a Brescia in via F. Carini, 4, con studio via Agostino Gallo 5.

Spettri

Mostra d'Incisione

La Mostra continua fino al 5 Aprile 2021

INAUGURAZIONE in Diretta Facebook Sabato 10 Ottobre ore 18

FEDERICA FRATI
Segni tracciati che viaggiano da una superficie all'altra restando immutati, eppure cambiando continuamente.
Foglie che volano, traslano, passano da uno stato all'altro, sempre diverse si rivelano nella loro pienezza.
Sono superfici mobili, immobili, uguali, diverse.
Raccontano di sé e di ogni altra cosa.

GIOVANNI ARICI
I suoi segni bianchi e segni neri sono presenze oniriche, fantasmagoriche, ghiacci spettri.
Arici traccia e incide presenze-assenze. Radici: radici di sogni colte dall'occhio, scolpite dalla mano, gelate nelle incisioni e nei disegni.
Capricci di segni, labirinti, ceselli, infatuazioni luminose, tempeste di neri, venti pallidi di maestrale, navi sole per sempre in mare, relitti vividi dello sguardo, spettri.


MANO LIBERA E PENSIERI SCIOLTI

MOSTRA PERSONALE DI TIZIANO BELLOMI

A cura di Gianfranco Ferlisi
Funzionario  Storico dell' Arte
Ministero  per  i Beni e le Attività Culturali
Gallerie  Estensi - Modena

La Solitudine dell'artista nell'età dell'indifferenza

Da Domenica 28 Giugno a Domenica 30 Agosto 2020

I mesi drammatici che abbiamo alle spalle ci hanno costretto a rivedere non solo i nostri comportamenti, ma anche le nostre gerarchie di valore e di importanza. I musei e le gallerie chiusi per tante settimane hanno quasi obbligato chi fa arte e chi ama vederla a farsi molte domande, a chiedersi se non sia tempo di fermarsi su quella china precipitosa che stava portandoci a credere che qualunque cosa sia arte.

Il vedere ogni giorno con tragica evidenza quanto la vita umana sia separata dalla morte da un sottilissimo diaframma non può non averci posto dinnanzi agli occhi il dubbio se abbia senso continuare a fingere che l'arte sia uno scherzo, un esperimento senza adesione profonda, un trastullo per ricchi. Ed è per onorare un'accezione dell'arte umanistica, intimistica e non ossessionata dalle mode e dal loro incessante consumarsi che il Museo della Stampa ospita la mostra La solitudine dell'artista nell'età dell'indifferenza.

Si tratta di un ciclo di sette incisioni, ciascuna corredata di un ricco pannello esplicativo, che affrontano con malinconia e con gaiezza, con una inconsueta classicità tutta deformata dall'impeto moderno, il discredito sociale nel quale da decenni è caduto chi fa arte senza finalità ludica o monetaria, secondo una vocazione sentita e difficoltosa. Vi è satira, sì, ma vi è anche serena ricerca di una verità possibile, in queste sette opere legate l'una all'altra da una sottilissima fede nell'atto creativo, e all'interno delle piccole sale del Museo della Stampa, intrise di una secolare vicenda di tenacia, bellezza, serietà e cultura, esse paiono suggerire una continuità con quello spirito antico e una discontinuità con l'epoca di nichilismo e vacuità del nostro recente passato.

A dare segno visibile a questa fede in un'arte silenziosa e sofferta sono le incisioni di una delle figure meno gridate e più eterodosse della grafica nazionale: Karl Evver.


Paolo Barlusconi - COSMOGONIE

25° Appuntamento

L'argomento del progetto Cosmogonie è il Cosmo. 
Un cosmo inteso come multiverso visto, letto e interpretato mettendo a confronto le più diverse teorie che via via vengono raccontate e spiegate in occasione di incontri, manifestazioni e convegni a carattere interdisciplinare.

La presenza presso il Museo della Stampa di Soncino vuole essere un omaggio alla famiglia dei Soncino (che fra i primi utilizzarono le innovazioni tecnologiche della stampa) proponendo qui un esempio innovativo nell'utilizzo della stampa fotografica, con particolare riferimento alla luce e all'esperienza della scienza catottrica/diottrica, come mezzo espressivo e contemporaneamente esperienza simbolica.

Le opere esposte sono denominate 'Lasergrammi' poiché realizzate impressionando l'effetto della scomposizione di un raggio laser su carta fotosensibile.

Una rassegna in progress dal 2005 a cura di Michele Caldarelli, 25° Appuntamento.

Giacomo Ghezzi - SHOAH, IMMAGINI

Mostra di Pittura

Le immagini che Giacomo Ghezzi ci propone sono il frutto di un lungo percorso artistico dove l'impronta espressionista dell'autore si è indirizzata da tempo ad esplorare lo smarrimento, la crisi d'identità e l'angoscia dell'uomo contemporaneo.
E le immagini che ne scaturiscono sembrano, in un primo momento, non avere né armonia né bellezza tanto sono contaminate dalla tragedia in cui sono confinate, concentrate in un immenso campo di sventura.
Il racconto che ne viene fatto, però, ha la potenza di risvegliare le coscienze ed in questo sta la forza narrativa del pittore. 

Le opere esposte, tutte realizzate con tecnica, in inchiostro di china, vari colori,saranno in numero di trenta.

Durante il vernissage della mostra, Sabato 18 Gennaio, Patrizia Sacchelli leggerà testi relativi alla Shoah, accompagnata dalle improvvisazioni musicali di Fabio Colombo alle tastiere e di Sergio Vaiani alle percussioni.

Programma Mostre 2019

Programma Mostre 2019

Le Mostre del Museo della Stampa

 Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino

Via Lanfranco 6/8, Soncino (CR)

 La XIX stagione culturale del Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino aprirà nel mese di Marzo per proseguire fino a Dicembre.

Ricchissimo il programma espositivo del 2019: dieci mostre e diversi progetti.

 Il museo ospiterà le opere di grafica, incisione e libri d'artista di autori provenienti da tutta Italia.
Torneranno ad esporre artisti già noti per le loro opere e molte saranno le nuove proposte.
Ad inaugurare la stagione espositiva sarà la mostra collettiva del gruppo Nuovi Dialoghi, con un'esposizione dal titolo Terra.

 Le mostre proseguiranno fino a Luglio con vari artisti, con tecniche e vissuti molto diversi fra loro che vedremo affiorare nelle opere proposte.
Si riprenderà alla fine di Agosto con la X Biennale di Soncino a Marco, anno dopo anno si è riscontrato un aumento costante di partecipanti e visitatori. Dalla prima edizione ad oggi sono stati coinvolti oltre 400 artisti.

 Il programma delle mostre si protrarrà fino a inizio Gennaio 2020, con una personale dell'artista Ida Rosa Scotti.

 Durante il corso dell'anno numerosi saranno gli appuntamenti rivolti a tutte le fasce di età, grande attenzione verrà riservata alle attività dedicate ai bambini e alle famiglie.

   Programma 2019:

 03 Marzo '23 Marzo                  Terra                                                              Nuovi Dialoghi

06 Aprile '28 Aprile                   Ordine del giorno                                        Graziano Tinti

04 Maggio '26 Maggio             Imago Linea                 Davide Schileo e Daniela Sobetchi

08 Giugno '30 Giugno              Collettiva                                                        ALI

24 Agosto '29 Settembre        X Biennale di Soncino a Marco

05 Ottobre '27 Ottobre            Tra chiaro e scuro                                       Olivia Pegoraro

09 Novembre '01 Dicembre      L'immaginario a incarnare presenze  Riccardo Prevosti

07 Dicembre '06 Gennaio        Forme/Segni                                              Ida Rosa Scotti

 A cura del Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino e dell'Associazione Pro loco Soncino.

 Con il Patrocinio della Provincia di Cremona, della Camera di Commercio di Cremona, del Comune di Soncino e del Sistema Museale MO.e.Se..

 Orari: Martedì - Venerdì 10 '12
          Sabato e Festivi 10 '13 e 15 ' 18


 

 

Per informazioni:

 

Pro loco Soncino, via Carlo Cattaneo 1 '26029 Soncino (CR)
Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, Via Lanfranco 6/8 '
26029 Soncino (CR)
Tel. 0374/84883 'Fax. 0374/84499
www.prolocosoncino.it - info@prolocosoncino.it
www.museostampasoncino.it ' info@museostampasoncino.it
FB: Museo della Stampa 'Casa Stampatori Ebrei Soncino

 


Ida Rosa Scotti - FORME/SEGNI sculture e disegni

Mostra di disegni e sculture

Inaugurazione Sabato 07 Dicembre 2019, ore 17

In mostra dal 07 Dicembre 2019 al 06 Gennaio 2020

Sensibilità delle materie
Sculture ed opere su carta dialogano intensamente, nella creazione artistica di Ida Rosa Scotti. Non si tratta di rispondere ad una visione ancillare del disegno rispetto alla scultura, o considerare il disegno in funzione semplicemente preparatoria. Non vi è alcuna ipotesi di subordinazione, alcuna ipotesi che legittimi la costituzione di una impropria scala di valori. Le opere, ciascuna, hanno propria autonomia, esplorano valori e relazioni, definiscono riflessi sulla sensibilità delle materie, nella direzione di costituire idee di spazialità, attraverso un'intersecazione fra le opere che forma rimandi costanti, fra l'impeto della tridimensionalità e la creazione - attraverso il segno - di uno spazio complesso, che si apre con una intensa idea 'un'aspirazione - di dinamicità.
Il segno anima prospettive intrecciate, incontri fra geometrie velate ed esplicite connessioni con uno spazio che si forma in progressioni che attengono ad una dilatazione, perché il segno 'muove' lo spazio ed orienta le relazioni. Uno spazio allusivo, nelle carte: riprendere ed accentuare il formarsi delle cose, verso una dimensione che comprende aria, luce, ombra. Materia che diverrà, ancora, che sarà concreta ed astratta, che si formerà e si muterà; forse si potrà constatare l'implicita presenza di un richiamo sotteso alla trasformazione, all'idea di un tragitto che nasce nella correlazione fra le cose. Un universo espressivo. Sensibilità profonda nello scavare il tratto, nel sedimentare le vie che sezionano elementi e li riallestiscono, elaborando spazi in quanto acceleratori di luce ed ombre. Elaborare per accostamenti, attraverso una crescita evidente del segno che accumula espressività e forma 'lacune' in cui lo spazio si espande, avvalorando punti di intersezione fluidi ed interrogativi, integrando accostamenti fra determinazioni analitiche - come una geometria che si afferma crescente - e fluorescenze del segno che diviene superficie e colore.
Graffiare e levigare: il segno si sensibilizza, come nel trattare una materia che avverte delle asperità, che le conferma e le rende evidenti. Vedere i contrasti nella spazialità che si crea man mano, valutare le contraddizioni nelle dinamiche profonde fra materia e forma, interrogarsi sui processi che si susseguono: alludere diviene un modo di evidenziare, esplorando l'incerta concretezza delle cose, segni e materie. Coesione nella conoscenza, passando attraverso gli anfratti della forma e donando percorsi. Graffiare e levigare: la scultura di Ida Rosa si orienta ad essere un 'libro aperto', sostanziando nella connessione forma/materia l'idea di uno spazio che comprende il tempo del narrare, il tempo del percepire la luce che scava e si fonde nella materia. Come un segno, che si accumula e si espone. Il segno, la forma, sensibilità delle materie.

                                                                                                                    Francesco Pagliari

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