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Mostre Conclusi

CALENDARIO MOSTRE 2022

Mostre

Le Mostre del Museo della Stampa

Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino

Via Lanfranco 6/8, Soncino (CR)

 La XXIII stagione culturale del Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino aprirà nel mese di Marzo per proseguire fino agli inizi di gennaio 2023.

Ricchissimo il programma espositivo del 2022:  nove mostre e diversi progetti. 

Il ,Museo ospiterà opere di grafica, incisione, dipinti di autori provenienti da tutta Italia. Torneranno ad esporre artisti già noti per le loro opere e molte saranno le nuove proposte.

 Avremo due delle cosiddette 'contaminazioni' saranno opere pittoriche, la prima che inaugurerà la stagione espositiva con Fernando Galassi, con una mostra di quadri dal titolo 'Dentro la pittura', l'altra quando si riprenderà, dopo la pausa estiva, a Settembre con  Adriana Pullio 'Le narrazioni geometriche' il titolo della mostra. 

Dopo Galassi  ritorneremo, fino a luglio, al classico, alla 'nostra natura' con varie tecniche incisorie proposte dall'Associazione Daphne, dall'Accademia di belle Arti LABA e due artiste  con tecniche e vissuti molto diversi fra loro che vedremo affiorare nelle opere proposte.

Il programma delle mostre si protrarrà fino a inizio Gennaio 2023, con una personale dell'artista Arianna Loscialpo. 

Durante il corso dell'anno numerosi saranno gli appuntamenti rivolti a tutte le fasce di età, grande attenzione verrà riservata, confidando che la 'pandemia di Covid19' si affievolisca,alle attività dedicate ai bambini e alle famiglie.

  Programma 2022:

-Fernando Galassi  Firenze 'Dentro la pittura'                 dal  12           al 27 Marzo

-Ass. Daphne 'Rovato (BS) 'Nessun luogo è lontano   dal    2           al 18 Aprile

-Accademia LABA 'Brescia 'Segni'                                dal  23 Apr.    al  8 Mag.

-Luisella Dell'Acqua  Milano  'Il Segno'                             dal 28 Mag.    al 19 Giu.

-Silvana Lunetta Brescia 'Incidere l'informale'                   dal 25 Giu.      al 7 Lug.

-Adriana Pullio Brescia 'Le narrazioni geometriche'          dal  3 Sett.      al 25 Sett.

-Giusy Lazzari Brescia 'Il fiume racconta'                          dal   1Ott.         al  23 Ott.

-Frati Federica e Arici Giovanni  Brescia 'Miti'                   dal  29 Ott.       al 27 Nov.

-Arianna Loscialpo Bari 'Opere su carta'                          dal  4 Dic.     al 8 Gen.23

 Come potete vedere, dal programma saranno le donne a dominare la scena.

 A cura del Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino e dell'Associazione Pro loco Soncino.
Con il Patrocinio della Provincia di Cremona, del Comune di Soncino, del Parco Oglio Nord e del Sistema Museale MO.e.Se..

 Orari: Martedì - Venerdì 10 '12,30

          Sabato e Festivi 10 '12,30 e 14,30' 17,30

 Per informazioni:

 Pro loco Soncino, via Carlo Cattaneo 1 '26029 Soncino (CR) Tel. 0374/84883  www.prolocosoncino.it - info@prolocosoncino.it

Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, Via Lanfranco 6/8 '26029 Soncino (CR) Tel. 0374/83171
www.museostampasoncino.it ' info@museostampasoncino.it


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ARIANNA LOSCIALPO

OPERE SU CARTA



GIOVANNI ARICI E FEDERICA FRATI

1 UNO

Il 28 ottobre presso la storica sede del Centro Studi Stampatori di Soncino, in via Lanfranco, 6/8, alle ore 17. 30 verrà inaugurata UNO, l'esposizione che vede in dialogo i due artisti bresciani Giovanni Arici e Federica Frati. Il linguaggio dei due incisori/pittori è differente: Arici osserva il mondo in modo minuzioso, dando vita ad immagini altre rispetto al reale e verissime allo stesso tempo; Frati sporca la tangibilità con gesti istintivi e masse cromatiche, generando delle raffigurazioni cupe e desolate. Il titolo UNO raccoglie in sé svariati contrasti: UNO che ingloba in sè la realtà molteplice, UNO come il risultato di due visioni, UNO come il pezzo unico che si oppone al lavoro seriale derivante dalla stampa, UNO come ogni essere umano che si crede UNO e non sa che è altro agli occhi dei suoi simili. L'evento sarà curato dal maestro incisore Luciano Pea e sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.30; sabato domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 La mostra rimarrà aperta fino al 28 novembre.

ADRIANA PULLIO

Le narrazioni geometriche di Adriana Pullio

Si apre Sabato 3 settembre presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino - una interessantissima esposizione artistica di opere di Adriana Pullio che sarà possibile visitare fino al 25 settembre 2022.

 La mostra 'Le narrazioni geometriche' Opere di Adriana Pullio è curata dal critico Andrea Barretta di Brescia.

Adriana nasce a Luino (VA) nel 1943, si trasferisce nel 1953, con la famiglia a Milano, dove consegue il diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera.

Insegna disegno e storia dell'arte per oltre trentacinque anni.

Vive l'ambiente culturale e artistico dei Navigli negli anni sessanta e settanta frequentando tutti gli artisti che in quegli anni avevano la loro base a Milano fucina di idee che segneranno gli anni successivi.
Ha vissuto la diatriba tra astrattismo e realismo figurativo in contrasto con l'informale e l'astrattismo geometrico.

 La mostra si compone di una cinquantina di opere, alcune stampe addirittura realizzate dall'artista agli inizi della carriera quando era ancora studentessa e  dipinti gli ultimi realizzati nel 2022.

 Scrive il critico Andrea Barretta:

 L'arte è cominciata così, con un segnale o impronta sul terreno, oppure con una linea tracciata sulla parete di una grotta. Abbozzata, schizzata, tratteggiata, tanto che questo già prefigurava un pensiero ideale come atto creativo. Sicure, le sue, quelle di Adriana Pullio, in una sorta di oggettivismo minimalista con valenze ermetiche di delicati lavori dalle inaspettate alchimie. E descrive continue geometrie nell'astrarre invenzioni. Semplicemente linee ' eppure danno il respiro dell'arte a scandire cultura, 'a suggerire impianti narrativi - scrive il critico d'arte Andrea Barretta - come vasi comunicanti che rimarcano ambienti designati da un'artista che ha sempre avuto ben chiara una meta nella fedeltà a un astrattismo del limite tra ciò che vediamo e sentiamo e ciò che riusciamo a immaginare'.

Adriana Pullio ama i colori. È palpabile. E li accosta uno all'altro tra rossi e blu o verdi e aranci, per vederli assieme tra campiture geometriche e linee in tagli cromatici che si fanno epidermide. E usa la linea. Altrettanto evidente. Ora minuta ora a delineare lo spazio di un quadrato o di un rettangolo, ora centrale, ora a fare da prospettiva in un rimando ad altre sequenze che si succedono una all'altra. Che sono confini cui giungere per esplorare l'oltre, quasi fessure come orizzonti cui guardare nel limite che non è mai barriera ma estremità come demarcazione. E poi la luminosità tra addossamenti nitidi, come manifestazione del racchiuso di tele in allungamenti spaziali d'insiemi accordati come in uno spartito.

 L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 25 settembre 2022 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it.

 

                                                                                     MUSEO STAMPA SONCINO

                                                                                               Giuseppe Cavalli          


ASSOCIAZIONE ITALIANA LIBERI INCISORI

L'ex libris nella Divina Commedia

ASSOCIAZIONE ITALIANA EX LIBRIS

"L'A.I.E.L., NATA NEL 1986 SENZA SCOPO DI LUCRO HA LO SCOPO DI PROMUOVERE E SVILUPPARE LA DIFFUSIONE DELL'EX LIBRIS, OVVERO UN'ETICHETTA PERSONALIZZATA CON UN DISEGNO NON NECESSARIAMENTE ARTISTICO E CHE PORTA INCISO IL NOME E IL COGNOME DEL TITOLARE DI UNA RACCOLTA DI LIBRI.
L'ASSOCIAZIONE PROMUOVE  L'EX LIBRIS NELLE SUE DIVERSE TECNICHE INCISORIE E DELLA PICCOLA GRAFICA, MEDIANTE L'ESERCIZIO DI ATTIVITÀ CULTURALI ED ARTISTICHE E DELLA PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE DELLA RIVISTA "L'EX LIBRIS ITALIANO".

NEL TEMPO LA CONCEZIONE DELL'EX LIBRIS SI È MODIFICATA. OGGI ALLA FUNZIONE ORIGINARIA DI CONTRASSEGNO DI PROPRIETÀ LIBRARIA SI È SOSTITUITA QUELLA DI 'PICCOLA GRAFICA D'ARTE DEDICATA', 

L'ASSOCIAZIONE FRA LE ALTRE INNUMEREVOLI MANIFESTAZIONI HA PARTECIPATO AL MEMORIALE DEL SETTECENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI NEL 2021 NEL COMUNE DI BODIO LOMNAGO

SI TRATTA DI UNA MOSTRA DI artisti nazionali ed esteri  che hanno partecipato AL CONCORSO INTERNAZIONALE DI EX LIBRIS ORGANIZZATO NEL CORSO DEL 2021 DALLA ASSOCIAZIONE ITAIANA EX LIBRIS E DALLA BIBLIOTECA COMUNALE DI BODIO LOMNAGO (VA), CON IL PATROCINIO DI REGIONE LOMBARDIA, PROVINCIA DI VARESE E FONDAZIONE COMUNITARIA DEL VARESOTTO.
LA MOSTRA E' STATA INSERITA NELL'ELENCO UFFICIALE DELLE CELEBRAZIONI DANTESCHE REDATTO DAL COMITATO "DANTE 2021", ISTITUITO PRESSO IL MINISTERO DELLA CULTURA.

IL CONCORSO ERA APERTO AD ARTISTI AFFERMATI ITALIANI E STRANIERI, OLTRE CHE AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE ED ALLE ACCADEMIE D'ARTE DI TUTTO IL MONDO. LE OPERE ESPOSTE SONO STATE TUTTE REALIZZATE CON LE TECNICHE CLASSICHE DELL'INCISIONE (CALCOGRAFIA, XILOGRAFIA E LITOGRAFIA). IL CORPO DELLA MOSTRA SI COMPONE DI OLTRE 120 GRAFICHE, RIPRODOTTE IN ALTA QUALITA'.

LA MOSTRA E' STATA INAUGURATA UFFICIALEMNTE LO SCORSO MESE DI OTTOBRE NELLA CORNICE DEL GRAND HOTEL PALACE DI VARESE, DURANTE IL MEETING BIENNALE DELL'EX LIBRIS, E SUCCESSIVAMENTE ESPOSTA IN DIVERSE LOCALITA' PRESTIGIOSE IN ITALIA E IN EUROPA (GAETA, FREDERIKSHAVN, VELIKO TARNOVO, VARNA) E IN AUTUNNO SARA' VISITABILE PRIMA A BURGAS E SUCCESSIVAMENTE A PALERMO, PRIMA DI CONCLUDERE IL TOUR A SINT NIKLAAS AL MUSEO EUROPEO DEL'EX LIBRIS.

 

E' CON GRANDE SODDISFAZIONE CHE RIUSCIAMO AD ESPORRE QUESTA SERIE DI 88 OPERE NELLE SALE DEL MUSEO DELLA STAMPA DI SONCINO E PER QUESTO DEVO RINGRAZIARE IL SEGR. DELL'ASSOCIAZIONE DR. MARCO FRANZETTI E LA PRESIDENTE DR.SSA  ANTONELLA MENSI

GIUSEPPE CAVALLI


SILVANA LUNETTA

Incidere l'informale

Sabato 25 giugno presso il Museo della Stampa di Soncino alle ore 18,00 verrà inaugurata la mostra di Silvana Lunetta: 'Incidere l'informale', con presentazione del critico d'arte Andrea Baretta.

Silvana Lunetta nasce nel 1946 a Caltanissetta. Si trasferisce a Brescia nel 2012.
Docente del secondario, ha promosso l'arte terapia per i ragazzi diversamente abili.
 Ha seguito corsi di incisione presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, con Riccardo Licata e corsi di ceramica a Firenze e a Faenza, dove ha approfondito la tecnica del Raku.
Inizia la sua attività espositiva nel 1975 a Caltanissetta. Ha tenuto numerose collettive e personali in Italia e all'estero. Nel 2003 ha ricevuto il premio 'Fiori di Sicilia'.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero.
Nel 2013, ha ricevuto dalla Fondazione Civiltà Bresciana il premio Giannetto Valzelli per l'Arte.

Scrive il critico d'arte Andrea Baretta:
Una mostra retrospettiva che riprende una delle tappe principali della sua lunga esperienza artistica: il disegno e l'incisione. Un percorso intrapreso negli anni Settanta del Novecento attraverso lo studio dell'arte arrivando a risultati, nella pittura, che a loro volta hanno condotto a un linguaggio espressivo nuovo, quale metafora di una ricerca esistenziale. Anziché l'immagine ecco allora la forza ideativa e culturale che vede la migrazione verso diversità di definizioni su tracce a volte enigmatiche, tra segni in grado di evocare pulsioni che danno la stura a un'altra rappresentazione autonoma seppur riconducibile all'informale.

Silvana Lunetta ha inciso l'intreccio dell'essere e dell'agire che incontrano l'inconscio - in quell'art informel definita dal critico francese Tapié - in risultati fissati su lastre e fogli di carta che dal torchio divengono palcoscenico che ci fa quasi vedere l'artista all'opera. 'Sono magma di energie primordiali, in un neospazialismo 'scrive il critico d'arte Andrea Barretta - che alla natura fa riferimento, tra rocce e tronchi d'alberi, che Lunetta suscita in una visione di superfici che si perdono nella profondità percettibile non concettuale di un'arte pragmatica, a riprodurre sensazioni e paesaggi della sua Sicilia nei primordiali segni all'acquaforte e puntasecca o in alcuni disegni a china'.

La sua prima esposizione risale al 1975, cui seguirà proprio la pratica con la calcografia alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia (dove esporrà nel 1992) con i maestri Riccardo Licata e Nicola Sene. Mentre oggi sta in una sperimentazione continua, e va per una sua strada in rapporto all'arte, non provocatoria per attirare attenzione ma sostanza creativa per esprimersi in modo personale nell'evocare la semplicità di un'armonia che caratterizza un cantico all'indefinito ' e si nutre di significante estetico.

Per informazioni: 

Pro loco Soncino - APS Via Della Stampa, 4 '26029 Soncino (CR) Tel. 0374/84883
Museo della Stampa - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, Via Lanfranco 6/8 –
26029 Soncino (CR) Tel. 0374 83171 facebook @museostampasoncino
www.museostampasoncino.it – info@museostampasoncino.it                                                                                     

 


LUISELLA DELL'ACQUA

Il SEgno

COMUNICATO STAMPA

 Mostra itinerante 'Il SEgno'

Si apre il 28 Maggio - presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino - una interessante esposizione artistica con una sessantina di opere di Luisella Dell'Acqua, che sarà possibile visitare fino al 19 giugno 2022.

 La mostra itinerante 'Il SEgno. Opere di Luisella Dell'Acqua', curata da Claudia Corti, Angelo  Piazzoli e Tarcisio Tironi era stata esposta dal 22 maggio al 13 giugno 2021 presso il MACS - Museo d'Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia, in collaborazione con Fondazione Credito Bergamasco.

Fondazione Creberg da oltre dieci anni ha ideato e realizzato un articolato progetto culturale che ha come obiettivo la sensibilizzazione del pubblico, attraverso esposizioni artistiche itineranti che approfondiscono tematiche profonde riguardanti la persona umana e l'ambiente circostante, collaborando con artisti contemporanei ai quali offre opportunità espositive in una logica di integrazione e valorizzazione a fini culturali.

Come aveva spiegato Angelo Piazzoli, Presidente di Fondazione Creberg, 'nelle suggestive incisioni di Luisella Dell'Acqua troviamo un profondo percorso umano, artistico, spirituale che 'partendo dall'analisi del sé 'vede nel 'segno' non un limite o un confine, ma un'apertura. Esso rappresenta infatti il punto di partenza di un itinerario, suddiviso in sezioni, che apre all'Altro (l'Uomo, con la sua Identità e con il richiamo al valore della Memoria), alla spiritualità (la Croce), al Mondo e ai Luoghi (le Mappe), alla Natura (il Leone), all'Operare (il Libro d'Artista), in una sorta di moderna declinazione dell''Ora et labora'. Il 'segno' diviene dunque 'SEgno', riflessione sul sé 'che si manifesta e si apre all'alterità 'immediatamente percepibile attraverso il linguaggio universale dell'arte."

 Luisella Dell'Acqua è artista milanese, formatasi presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano; ha sperimentato le tecniche incisorie presso gli Ateliers della Bottega del Tintoretto di Venezia, della Fondazione Federica Galli e dello stampatore varesino Roberto Giudici, frequentando i corsi della Fondazione Il Bisonte di Firenze (Centro Internazionale per lo Studio dell'Arte Grafica) e approfondendo la tecnica Hayter con Hector Saunier.

La mostra si compone di una sessantina di opere, realizzate dall'artista tra il 2013          e il 2020, tutte con la tecnica dell'incisione, tanto antica e importante quanto poco conosciuta, come spiega Claudia Corti, storica dell'arte: 'Tra il momento in cui si accende la scintilla dell'ideazione e l'istante in cui la lastra emerge dai rulli del torchio, passa del tempo, a volte giorni, se non intere settimane; è un tempo lunghissimo in cui l'artista ha un rapporto fisico con la lastra, paragonabile forse solo a quello tra lo scultore e la materia plastica: la scalfisce, la graffia, la 'morde' con l'acido, la carezza con l'inchiostro... È proprio questo aspetto che troppo spesso sfugge al pubblico, abituato a concepire come opera d'arte il solo prodotto finale, tela o scultura che sia, su cui l'artista ha lasciato il suo segno in maniera diretta e concreta; si fa fatica a comprendere come, nell'universo dell'incisione, il momento creativo non risiede  nella stampa finale, bensì nella preparazione della matrice che viene scavata in più tempi, nessuno dei quali uguale al precedente; sì, perché ad ogni graffio sulla matrice corrisponde un graffio alla propria coscienza di artista.'

 Conclude Giuseppe Cavalli, Responsabile del Museo della Stampa: 'Molto spesso ci si dimentica che le incisioni sono la prima forma di arte dell'uomo: basti pensare alle incisioni rupestri che possiamo ammirare vicino a noi, in Val Camonica.
Dopo averla riscoperta nel Rinascimento, molti tra i più grandi artisti si sono cimentati nell'incisione nelle sue varie forme, i 'Maestri' della fine del 1400 come Dürer, Correggio, Parmigianino e anche Botticelli si dedicò all'incisione, gliene furono infatti commissionate una trentina per illustrare la  Divina Commedia; nel 1600 Rembrandt e Van Dyck il Canaletto alla fine del 1600.
Nella Parigi degli anni '30 nascono gli 'esperimenti' di Hayter, ideatore di un metodo di incisione particolare, a colori, che vedremo applicato in alcune delle opere esposte,  ma anche le grafiche dei protagonisti dell'arte della fine degli anni '50 e 60 fra Burri e Lucio Fontana.Ringrazio Luisella per aver scelto anche il nostro Museo, come tappa nel viaggio intrapreso per far conoscere la sua arte, la sua voglia di scatenare emozioni e sensibilità. Fermandosi ad ammirare le sue opere si dimentica la vita frenetica che ci opprime e si torna a sognare'.

 L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 19 giugno 2022 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it.

 Con il contributo di Fondazione Credito Bergamasco.

 

 

 

 

 

 


LABA Libera Accademia Belle Arti

SEGNI

L'esposizione è inserita nell'ambito delle numerose iniziative dell'accademia LABA di Brescia.

In questa mostra, gli studenti dell'accademia LABA di Brescia, coordinati dai loro professori presentano elaborati prodotti nelle cattedre di pittura, architettura d'interni e design della decorazione, illustrazione e incisione. Sono esposti disegni, incisioni, monotipi, libri d'artista, oggetti e sculture, prodotti durante gli ultimi anni accademici. La mostra, in programma nel 2020, è dovuta restare in sospeso causa pandemia ma ora può concretizzarsi esponendo una serie di opere che rappresentano varie tipologie tecniche ed espressive. Tutto questo e teso, non solo a mostrare il lavoro intenso e proficuo svolto dagli studenti e dall'accademia stessa, ma a cercare un dialogo con i fruitori della mostra che troveranno esposte opere di varie e complesse tecniche e di molteplici poetiche. Il dialogo con le nuove generazioni di creativi che si formano in questi luoghi istituzionali è di fondamentale importanza per le società aperte, nelle quali troviamo il fondamento umano e culturale delle nostre comunità.

Autori:

Nikolina Adamovic, Sarah B., Luna Belotti, Elisa Bertocchi, Alessia Busnardo, Laura Cantarelli, Emma Forcella, Laura Monai, Agnese Oprandi, Mara Pascarella, Luca Passeri, Gabriele Poli, Eliana Renzi, Ilaria Roselli, Giulia Russo, Maria Fatima Taglialatela, Marta Tessaroli, Sara Vermi. Partecipano con un lavoro collettivo le classi A1, B1, C1 del corso di progettazione degli interni e della decorazione.


ASSOCIAZIONE DAPHNE

Nessun luogo è lontano

Con un titolo che rende omaggio allo scrittore statunitense Richard David Bach, la mostra NESSUN LUOGO È LONTANO è un viaggio e una selezione di opere d'arte promossa dall'Associazione Culturale Daphne e dal Curatore newyorchese Paul Cabezas. La mostra coinvolge artisti visivi che hanno contribuito alla realizzazione dell'esperienza. Le opere, in formato cartolina ad evocare il ricordo di un viaggio, attraverso un linguaggio sospeso tra la classicità delle tecniche di stampa artistica e un linguaggio contemporaneo, hanno come prerogativa l'utilizzo del segno, della pittura e del collage. Il progetto della mostra è rimasto fermo per mesi, in attesa del momento giusto per partire. Per arrivare a destinazione, l'arte diventa così passeggera nei cuori dei viaggiatori, gli artisti che, provenienti da varie città d'Italia, Austria, Costa Rica e Germania, comprendono a pieno il motivo del viaggio, il senso del verbo andare. L'anima del viaggiatore viene portata alla sua vera destinazione: capire che nessun luogo è lontano. La nostra Associazione si distingue per i suoi progetti internazionali che hanno l'obiettivo di promuovere il riconoscimento delle diversità culturali, incoraggiando contatti e scambi tra nazioni, popoli, culture e religioni diverse. Per questo, 'Nessun luogo è lontano' non è solo il titolo di questa mostra ma un doveroso pensiero di solidarietà e profonda vicinanza al popolo Ucraino che in questo momento sta soffrendo, ribadendo il nostro rifiuto alla guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e a tutte le forme di violenza verso ogni forma di vita. Inoltre il recente periodo dominato dalla pandemia ci ha improvvisamente isolato e bloccato nelle nostre case, ci ha costretto a riflettere sul modo in cui abbiamo vissuto fino ad ora ed a mettere in discussione anche quello che per noi erano punti fermi. Ecco una grande occasione che ci permette di renderci conto della diversa dimensione e potenza dell'arte, che può viaggiare non solo nelle tre dimensioni dello spazio ma anche in un tempo multidirezionale, mettendo in comunicazione persone e mondi diversi ed apparentemente lontani sia nello spazio che nel tempo, scoprendo inedite somiglianze e sintonie

FERNANDO GALASSI

Segni e Colore

Al Museo della Stampa di Soncino, provincia di Cremona, da 12 al 27 marzo 2022 sarà visitabile la mostra personale dell'artista Fernando Galassi. Segni e Colore.
Vengono esposte opere che raffigurano un'emozione intima del pittore, resa con sintonia armonica, come musica misteriosa. Colori e segni gestuali, che si sovrammettono su piani diversi a formare intrecci inesplicabili, come scribbles che si sommano.
Aggregazioni cromatico-segniche che confondono gli archetipi in una frammentazione non oggettiva, con perdita di realismo, una destrutturazione, una vera decostruzione segreta di tracce di memoria indelebile; forme astratte mentali, quasi illusione.
Per Galassi, infatti, 'Creare significa poter sognare, sognare significa poter creare', ed inoltre, 'Poesia è un colore, poesia è un pensiero'.
La Vita e le Mostre

Fernando Galassi si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Firenze ed ivi ha conseguito la specializzazione in Oculistica.
Dalla fine degli anni Sessanta, si è dedicato anche all'arte contemporanea e classica, così come all'arte africana ed alla fotografia. Ha eseguito molte opere su carta e su tela, con soggetti dal figurativo all'astratto. Negli anni Settanta è stato ospitato per una personale di grafica presso la galleria AxA di Firenze.
Ha esposto recentemente le proprie opere in alcune importanti mostre personali:
-Biblioteca Civica, Palazzo Pretorio, presentazione di Luigi Paolo Finizio, Comune di Barberino di Mugello, 2014;
-Villa Vogel, Villa Strozzi, Comune di Firenze, presentazione di Luciano Lepri, 2014;
-Archivio di Stato Pistoia e Pescia, Biblioteca Fabroniana, Pistoia, presentazione di Sandra Marsini e Anna Agostini, 2015;
-Archivio di Stato di Pistoia e Pescia, Pescia, 2015;
-Palazzo della Corgna, presentazione di Luciano Lepri, Comune di Castiglione del Lago, Perugia, 2015;
-Palazzo Comunale di Casole d'Elsa, 2015;
-Biblioteca Civica Villa Amoretti, Comune di Torino, presentazione di Giancarlo Bassotti, 2015;
-Biblioteca Civica di Barberino di Mugello, Palazzo Pretorio, sala Vangi, 2016;
-Tre presentazioni di proprie opere al Giugno Musicale, Firenze, 'Careggi in musica', 2016;
-Biblioteca Nova, Isolotto Firenze, Chiostro di Villa Vogel, Firenze, presentazione di Gabriella Cinti, 2017;
-Sassoferrato, presentazione a cura di Laura Cavasassi, 2018.
-Museo della Stampa, Centro Studi Stampatori Ebrei, Soncino (CR), a cura di Roberto Luciani, 2021.A questo periodo risale il mio incontro con Fernando Galassi, tuttavia altri critici d'arte si sono interessati della sua pittura, tra questi Luciano Lepri, Sandra Marsini, Gabriella Cinti, Laura Cavasassi. La titolare della Galleria d'arte di Mantova, Arianna Sartori, nella rubrica ARTISTI OGGI della prestigiosa e storica rivista ARCHIVIO di dicembre 2021 (anno XXXIII, n. 10) ha delineato la figura di Galassi.

Dentro  la pittura

Nelle opere esposte nel marzo 2022 nell'antologica Fernando Galassi. Segni e Colore al Museo della Stampa di Soncino, c'è un tema ricorrente assimilabile ad un momento onirico, ad una sorta di velatura dell'inconscio.
Non diversamente sembra poter interpretare il ricorrente modello delle sinuose linee colorate su cui l'artista basa la sua creativa produzione.
Linee che si contaminano reciprocamente in modo apparentemente casuale ma in realtà in un attento e voluto assemblaggio, consapevole espressione di una lunga ricerca che in parte lo avvicina a Mario Schifano.
Espressioni che si moltiplicano e s'impongono come tema dominante di una sinfonia dalla purezza aurorale; un misto di forma e radiosità, laddove l'aggregazione dei rapporti cromatici che si vengono a creare, atti certo a delineare la usuale forma modulare, ma anche ad ottenere maggiore luminosità, con i colori che si integrano a vicenda con effetti di forte brillantezza.
Si tratta di trame singolari realizzate con calibrati segni colorati che manifestano palesemente una organizzazione testuale e una propria peculiare coesione semantica.
In altre opere Galassi abbandona le linee per produrre 'tarsie e incastri' dai colori vibranti che solo ad uno sguardo distratto potrebbero apparire dissonanti rispetto ai modelli precedentemente citati. La bellezza di questa produzione sta nella capacità del maestro di trasferire una sensazione di pace spirituale attraverso immagini solo apparentemente astratte, in grado di evocare l'atmosfera onirica e la spontaneità dell'espressionismo astratto, non priva di rimandi a Arshile Gorky.

I gialli intensi suggeriscono la luminosità del sole, i blu cobalto l'immagine tranquillizzante dell'acqua, si tratta di audaci realizzazioni concepibili attraverso captazioni mnemoniche e dal subconscio dove predomina un ordine di costruzione creato entro il margine preciso del foglio con la cosciente aderenza allo spirito di una morale iconografica ed estetica realizzata grazie alla meditazione appassionata della realtà.
Le opere assumono quindi l'accezione di autoriflessione e vaneggiamento, dove le linee difformemente colorate e i segni che attraversano la carta come espressivi bagliori sono l'emblema di un percorso interiore verso inquiete ed evocative forme pittoriche dove, pur in un linguaggio ritmico e seducente, in atmosfere chimeriche colme di sogno e poesia, si riscontra l'irrequieta visione del mondo di Fernando Galassi.
Conclusione: Con la sua produzione Galassi ci consegna un universo sentimentale emotivamente intenso. La straordinaria e significativa trama di segni modulari e colorati manifesta chiaramente una organizzazione testuale, una propria peculiare compattezza semantica.'Le righe gestuali di Fernando Galassi, a volte sono verticali, diritte, inclinate, spesso tracciate senza rigore con movimenti che la sua mano gli detta tutte le possibili interpretazioni e direzioni, segni che si dilatano nello spazio intorno al bianco come nella parete quando appare una luce improvvisa dove i gialli e i blu dominano un paesaggio astratto visto dall'alto di una collina, è come una mappa circondata da colori gaggianti che apre lo spazio interiore di un artista e lascia sognare l'osservatore lasciandogli un respiro in attesa di una pausa musicale'  (Roberto Luciani)

L'opera di Galassi è con ogni evidenza un'arte evocativa dalle rigide o fluttuanti ondulazioni. L'esito pittorico è nel segno della ricerca e della lucida riflessione, nel peculiare linguaggio artistico che appare come degna esemplificazione del raggiungimento di un equilibrio pressoché perfetto tra il sentimento morale e il contenuto plastico dei quadri.
 

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