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Eventi e Novita Conclusi

GIORNATA DELLA MEMORIA

Luci di Donne

Giornata della Memoria 2024

Da Giovedì 18 Gennaio a Domenica 4 Febbraio 2024, Ex Filanda Meroni 'Soncino (CR) 

Programma incontri e iniziative 

Giovedì 18 Gennaio 2024 ore 21,00
Susy Barki
Vicepresidente Associazione Figli della Shoah APS
Presentazione della mostra 'Punti di Luce' Essere una donna nella Shoah

A seguire inaugurazione della Mostra
diretta Facebook@museoStampaSoncino

La Mostra Rimarrà aperta fino al 4 febbraio

Venerdì 19 Gennaio 2024 
Ore 10,00 Soncino, Sala Convegni ex Filanda Meroni
riservato agli studenti dell' I.C. Giovanni XXIII.

'Punti di Luce' Essere una donna nella Shoah
A cura di Susy Barki
Venerdì 26 Gennaio 2024 

ore 8,30 e 10,30  Orzinuovi, Auditorium I.I.S. G.Cossali
Proiezione Filmati:
'Punti di Luce'

Appendice video alla mostra realizzata da Yad Vashem e presentata dall'Associazione
Figli della Shoah, in esposizione a Soncino presso l'ex Filanda Meroni

"La razzia di Roma del 16 ottobre 1943' raccontata dai disegni di Aldo Gay
 Presentazione a cura di Enrico Grisanti
 Consigliere Associazione Figli della Shoah APS



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ATENEO DI BRESCIA PRESENTAZIONE MUSEO DELLA STAMPA SONCINO

ATTI 30 ANNI DEL MUSEO DELLA STAMPA



GIORNATA EUROPEA CULTURA EBRAICA

La Bellezza

Giornata Europea della Cultura Ebraica

'La Bellezza'

Soncino (CR) - Domenica 10 Settembre 2023, ore 10,00

Torna Domenica 10 Settembre 2023 la Giornata Europea della Cultura Ebraica, la manifestazione che invita a conoscere e approfondire storia, cultura e tradizioni del Popolo Ebraico, tra visite guidate a sinagoghe, musei e quartieri ebraici, concerti, incontri d'autore, spettacoli teatrali, degustazioni kasher e iniziative per i più piccoli.

L'evento è giunto quest'anno alla ventiquattresima edizione. 

Coordinato e promosso nel nostro Paese dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l'appuntamento è cresciuto esponenzialmente negli anni, arrivando a contare oggi l'adesione di numerosissime località in Italia. 

La Giornata Europea della Cultura Ebraica gode del Patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dell' UNESCO 

Il Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, ha organizzato  per Domenica 10 Settembre un incontro presso la Sala Consiliare del Comune di Soncino. 

Il titolo scelto è 'La Bellezza'

Città Capofila quest'anno Firenze.
 

Il Museo della Stampa ha sempre aderito a questa iniziativa ed anche quest' anno ha organizzato un incontro in Sala Consigliare col seguente programma: 

ORE 10,00 

-Cavalli Giuseppe, responsabile Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei

 Presentazione della Giornata e dei relatori.
Innumerevoli sono i termini utilizzati nella Torà per definire il termine di bellezza ciascuno con un particolare significato e questa mattina ne approfondiremo, coi nostri ospiti alcuni aspetti. 

-Dot-Francesco Capretti Prof.Dialogo Ebrei Cristiani Venezia - Direttore Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino

La 'bellezza salverà il mondo', si dice. Sicuramente la bellezza della lingua biblica ha permesso al popolo di Israele si salvarsi da tutti coloro che ne decretavano lo sterminio o l'annientamento durante i secoli. La lingua biblica è stata la memoria condivisa, la speranza di un futuro migliore.

Nella bellezza delle sue parole risiede la promessa di un Dio presente/assente, come la scrittura stessa custodisce nel suo dipanarsi lungo le pagine del testo. Un testo che a Soncino abitò in un modo nuovo, quello della stampa. Da quel momento tutto è stato diverso.

Questa Giornata Europea della Cultura Ebraica 2023 vuole onorare le lettere e le parole di questo

testo fondamentale per la cultura occidentale e che ha donato al mondo tanta bellezza di idee, immagini e concetti che noi abbiamo rimosso come se non ci appartenessero. 

-Dott.ssa Anna Linda Callow Docente di Lingua e letteratura  Ebraica Università degli Studi Milano

: "Mia compagna, mia bella" (Cantico dei Cantici 2,10)
Il Cantico è uno dei libri biblici in cui ricorre più spesso la menzione della bellezza - negli scambi amorosi tra i due giovani che la tradizione ha interpretato come scambi amorosi tra l'Eterno e la comunità d'Israele.Due millenni di distanza ci permettono di attribuire l'espressione "mia compagna, mia bella" anche alla lingua ebraica, che nella sua lunga storia ha accompagnato le comunità ebraiche nella diaspora, è entrata nelle parlate giudaiche e ha infine conosciuto una grandiosa rinascita, sia come lingua parlata, sia come lingua letteraria moderna.


Annullo Postale

Annullo postale Novant'anni Piero Manzoni

Il 13 luglio 1933 nasce a Soncino (CR) Piero Manzoni, che nella sua breve e fulminante carriera cambierà radicalmente le dinamiche del fare arte, indicando strade che verranno poi seguite da tutte le generazioni successive di artisti. Per festeggiare i novant'anni dalla sua nascita la Pro loco Soncino in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni ha organizzato due eventi per la giornata di giovedì 13 luglio 2023. Il primo, in mattinata dalle ore 9,00 alle 13,00 vedrà il personale delle Poste Italiane mettere a disposizione degli interessati presso il Museo della Stampa, uno speciale annullo postale, da imprimere su cartoline stampate per l'occasione, che portano l'immagine di un magnifico Achrome in tela grinzata e caolino. Il timbro ricorda la sequenza di lettere, utilizzata da Manzoni in diversi lavori, tra cui le Tavole di accertamento (1962), scelto in quanto sia richiama l'idea di scrittura sia fa riferimento alla pratica della stampa.


PROIEZIONE DOCUMENTARIO

Piero Manzoni Artista

Il 13 luglio 1933 nasce a Soncino (CR) Piero Manzoni, che nella sua breve e fulminante carriera cambierà radicalmente le dinamiche del fare arte, indicando strade che verranno poi seguite da tutte le generazioni successive di artisti. Per festeggiare i novant'anni dalla sua nascita la Pro loco Soncino in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni ha organizzato due eventi per la giornata di giovedì 13 luglio 2023

In serata, alle ore 21,30, invece nella suggestiva cornice del fossato del Castello Sforzesco soncinese, verrà proiettato il documentario 'Piero Manzoni. Artista', realizzato nel 2013 dal regista Andrea Bettinetti, il quale sarà presente a questa presentazione. Il film, realizzato attraverso testimonianze dirette di amici, familiari e artisti che l'hanno conosciuto e frequentato, vuole ricostruire la personalità dell'uomo, mostrare il suo percorso artistico attraverso le sue opere e i progetti incompiuti, ed esplorare il segreto della sua incredibile attualità, anche nelle parole di personalità contemporanee di fama internazionale e attraverso un esteso apparato documentario e audiovisivo. Tra i materiali inediti emersi in occasione delle ricerche, si segnala lo straordinario ritrovamento di filmati d'epoca che costituiscono rarissima testimonianza d'immagini registrate dell'artista in alcune tra le sue più note azioni creative, come le uova segnate dalla sua impronta digitale destinate alla Consumazione dell'arte o le persone firmate come Sculture viventi.

Si ricorda che al Museo della Stampa è in corso fino al 1 ottobre la mostra Relazioni (im)possibili. Il fil rouge da Piero Manzoni ad oggi.



CONCERTO

MARIA GRAZIA BELLOCCHIO OMAGGIO A PIERO MANZONI

MG Bellocchio
diplomata in pianoforte al conservatorio di Milano  suona regolarmente per le maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere.

Come camerista ha suonato con molti interpreti, fra cui Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Bruno Giuranna e Franco Petracchi (Accademia Stauffer di Cremona).
Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell'unità d'Italia,
ha ideato il progetto 'Viaggio in Italia 'Nuovo canzoniere popolare '20 canzoni popolari trascritte da 20 compositori', eseguito in prima assoluta al Maggio Musicale Fiorentino e replicato al festival Mito, Musica Insieme di Bologna e in diverse altre città italiane.
Il suo repertorio spazia da Bach ai giovani compositori contemporanei.
Collabora stabilmente con Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival ed entrati nel 2012 a far parte del network europeo Ulysses, che riunisce 13 tra le maggiori istituzioni europee dedite a promuovere e diffondere la musica contemporanea.
Ha inciso CD per Ricordi e Stradivarius con opere di Bruno Maderna, Sandro Gorli, Franco Donatoni, Stefano Gervasoni, Federico Gardella, Stefano Bulfon, Marco Momi, Claudio Ambrosini, Ivan Fedele e Gyorgy Kurtág.
E' docente di pianoforte al Conservatorio 'G. Donizetti' di Bergamo.
Tiene regolarmente masterclass di pianoforte e di musica da camera per diverse istituzioni italiane.

 P.MANZONI
Nasce a Soncino nel 1933. Nel 1956 debutta a Soncino e poi al Premio di pittura San Fedele a Milano dove espone quadri con sagome antropomorfe e impronte di oggetti. Inizia la sua attività espositiva, firma manifesti con altri artisti e aderisce al Movimento Arte Nucleare.

Dal 1957-58 realizza i primi Achromes, in gesso e poi caolino, tela grinzata o a quadrati. Espone con Bonalumi e Castellani e collabora con artisti di diverse neoavanguardie europee. Nel 1 959 fonda con Castellani la galleria Azimut a Milano e la rivista "Azimuth". La galleria inaugura con la sua mostra "Linee". Realizza la serie dei Corpi d'aria e Fiato d'artista . Nel 1 960 si reca a Herning dove sperimenta materiali inconsueti. Continua a produrre Achromes in cotone idrofilo, polistirolo fosforescente e cloruro di cobalto e presenta a Milano l'evento Consumazione dell'arte/dinamica del pubblico/divorare l'arte, dove il pubblico mangia uova sode con la sua impronta digitale. Dal 1 961 produce nuovi Achromes (in fibra di vetro e sintetica, peluche, pane, paglia, carta da pacco, sassi, pallini di polistirolo) e inizia a firmare le persone rendendole Sculture viventi corredandole di un Certificato d'autenticità; realizza le Basi magiche e 90 scatolette di Merda d'artista.Torna a Herning nel 1 961 e presenta la Base del Mondo, un piedistallo capovolto a sostenere idealmente la Terra come opera d'arte. ln uno dei suoi ultimi testi scrive: "...Per la musica, nel '61 ho composto due "Afonie": l'afonia Herning (per orchestra e pubblico), l'afonia "Milano' (per cuore e fiato)." Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero.

Il 6 febbraio 1963 Piero Manzoni muore d'infarto nel suo studio a Milano

 

GIACINTO SCELSI 
(La Spezia 1905 - Roma 1988)
L'uomo di una sola nota

Gli ambienti accademico-musicali italiani hanno decretato la totale eclisse nei confronti della musica di Giacinto Scelsi.
Il pensiero e l'azione di questo singolare musicista e pensatore dopo il quale '...l'intera storia musicale dal dopoguerra ad oggi andrebbe completamente riscritta '(Harry Halbreich), hanno incontrato negli anni ottanta una vasta eco e una rivalutazione della sua opera presso gli ambienti musicali.

Suite n.10 Ka (20') 1954

SILVANO BUSSOTTI detto Sylvano
(Firenze 1931 'Milano 2021)

Compositore e artista italiano. Figura decisamente poliedrica, Bussotti è anche conosciuto come pittore, poeta, romanziere, regista teatrale e di film, attore, cantante, scenografo e costumista.

Musica per amici (6') 1957

LUCIANO BERIO
(Imperia 1925 'Roma 2003)

Compositore italiano tra i più importanti dell'avanguardia europea, pioniere anche nel campo della musica elettronica.
È stato attivo anche in qualità di promotore della musica contemporanea ha continuato a lavorare, sia come direttore sia come compositore, fino agli ultimi giorni della sua vita. Nel 2000 diventò Presidente e Sovrintendente dell'Accademia Nazionale S. Cecilia di Roma; 

Sequenza IV per pianoforte (12') 1966

LUIGI DALLA PICCOLA
(Pisino 1904 'Firenze 1975)

Compositore e pianista italiano. Fu tra i primi in Italia ad approdare, sul finire degli anni trenta, alla dodecafonia. Le sue composizioni sono caratterizzate da intenso lirismo e da profondi contenuti spirituali e ideali.

Quaderno di Annalibera (15') 1952

 


Sciesopoli a Soncino

I Bambini di Selvino

Yael Sonnino 'Llevy

Un artista della stampa, curatrice e direttrice di un laboratorio di stampa in Israele , terrà una conferenza sullo sviluppo dei caratteri Ebraici dopo il rinnovamento della scrittura e la rinascita della lingua ebraica ai
' Bambini di Sevino'.
Domani al Museo della Stampa di Soncino il gruppo sperimenterà una stampa, con un torchio del 1861, da un clichè appositamente realizzato, con un immagine del periodo del loro soggiorno nella casa di Sciesopoli.

 

Yael Sonnino-Llevy

A print artist, curator and director of a print workshop in Israel will give a lecture to the 'Children of Selvino'.
The therme of the talk : The development of Hebrew characters and fonts following the rebirt h on the development of Hebrew language  from the 19th century up to nowadays.
Tomorrow at the Soncino Printing Museum the group will  print, an engraved metal plate specially made  with an image from the period of their stay in Sciesopoli.



 


GIORNATA DELLA MEMORIA 2023

Per non dimenticare la Shoah

Giornata della Memoria 2023

Da Venerdì 27 Gennaio a Domenica 12 Febbraio 2023, Ex Filanda Meroni 'Soncino (CR)

 Programma incontri e iniziative 

Prof. Stefano Levi Della Torre
'Quando la giustizia è fuorilegge: memoria delle vittime  e dei carnefici".
Giuseppe Cavalli
'Eichmann un uomo qualunque'

Venerdì 27 Gennaio 2023 
ore 10,30  Orzinuovi, Auditorium I.I.S. G.Cossali

Ore 21,00 Soncino, Sala Convegni ex Filanda Meroni
diretta Facebook@museoStampaSoncino


Sabato 28 Gennaio 2023 
Ore 10,00 Soncino, Sala Convegni ex Filanda Meroni
riservato agli studenti dell' I.C. Giovanni XXIII.


Ore 12,00 Sala mostre ex Filanda Meroni
                                    Inaugurazione della mostra: 
'Eichmann un uomo qualunque'
Rimarrà aperta fino al 12 febbraio- Sabato e Domenica 10-12,30 e 14,30-17,00
Giorni feriali su prenotazione al nr. 0374 83171
L'esposizione è stata curata da Giuseppe Cavalli e presenta pannelli con foto e documentazione  che percorre la storia di quegli anni terribili: i motivi che hanno scatenato la II Guerra Mondiale, la presa del potere di Hitler e il documento di Wansee, dove veniva decisa e programmata la 'Soluzione finale al problema Ebraico'.
Spazio sarà dato al ruolo avuto da Adolf Eichmann e dal suo superiore Reynard Heyndrich, la sconfitta della Germania Nazista, i campi di concentramento, il processo di Norimberga, la fuga di Eichmann e la sua cattura in Argentina, il processo e la condanna a morte.
L'ultimo pannello sarà dedicato ad Hannah Arendt che aveva seguito e redatto i più completi e significativi resoconti delle fasi del processo, pubblicati sul New Yorker e poi raccolti nel  libro 'La Banalità del male'.

 Domenica 29 Gennaio 2023

Ore 21,00 Soncino, Sala Convegni ex Filanda Meroni

La Compagnia Caraval Spettacoli di Soncino presenta:
                                      'La banalità del male'
tratto dal saggio di Hannah Arendt

 Interventi:

Prof.Stefano Levi della Torre

Nell'ultima pagina de I sommersi e i salvati, Primo Levi fa un'affermazione che ci sorprende e ci spiazza. Parlando degli operatori del Lager, Primo Levi arriva a mettere tra virgolette la definizione di 'aguzzini' perché lo ritiene 'improprio' (sic, p. 166): nei campi di sterminio, dice, tra i i tedeschi i sadici erano una presenza trascurabile:

 Ciò che nei Lager è accaduto fa pensare a individui distorti, nati male, sadici, affetti da un vizio d'origine. Invece erano fatti della nostra stessa stoffa, erano esseri umani medi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvo eccezioni non erano mostri, avevano lo stesso nostro viso, ma erano stati educati male. (p. 166-167).

Che cosa ci saremmo aspettati? Che quell'atrocità organizzata su vasta scala e senza limiti non potesse venir condotta se non da esseri 'disumani'. Questa era la nostra aspettativa 'logica'. Un'aspettativa in un certo senso rassicurante: gente normale come noi non arriverebbe mai a fare simili cose; solo dei sadici patologici potrebbero spingersi a tanto, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Questo ci viene in mente, ed è un nostro meccanismo di riparo dall'orrore: spontaneamente cerchiamo un sollievo dall'angoscia pensando 'logicamente' che, nel suo complesso, il personale del Lager fosse di una specie animale diversa da noi. Invece il Reich hitleriano e il sistema dei Lager erano la gigantesca e mostruosa organizzazione della normalità umana, la mobilitazione ideologica verso obiettivi mostruosi della banalità che è in ognuno di noi.

L'affermazione di Primo Levi sulla normalità dei funzionari del Lager ('erano fatti della nostra stessa stoffa; avevano lo stesso nostro viso') non diminuisce l'orrore; al contrario lo aumenta, perché ci dice come la normalità, la nostra stessa normalità, possa trovare mille giustificazioni private che la rendano disponibile a far funzionare, ciascuno per la sua parte, un colossale sistema di distruzione dell'uomo (e dell'ambiente, aggiungeremmo oggi). Ora, consideriamo che quando viene avanti l'idea che la nostra vita o la nostra sicurezza possa valere mille volte la vita e la sicurezza degli altri; o quando in nome di una superiorità morale, civile o religiosa ci si abbandona ad atti che contraddicono e smentiscono proprio i principi di cui ci si vanta; o quando nella concorrenza per le risorse del pianeta si decide che alcuni gruppi umani hanno diritto alla libertà e al benessere  e si condannano altri alla fame, alla schiavitù e alla morte; allora Auschwitz non apparirà solo come un gigantesco crimine del passato, ma anche come una oscura profezia di qualcosa che è sempre possibile, se non in atto.
La memoria di Auschwitz ci pone due domande fondamentali, l'una che guarda alle vittime, l'altra agli esecutori. La prima è questa: per quali circostanze storiche e politiche che non avremo saputo arginare, e per quale isolamento nell'indifferenza altrui, potremmo diventare vittime di persecuzione e di strage? La seconda domanda è questa: per quali circostanze storiche e politiche a cui non avessimo saputo o voluto trovare alternative, potremmo diventare carnefici, o collaboratori, attivi o passivi, dei carnefici?  Che cosa ci può accomunare oggi, se non ai carnefici diretti, al conformismo consenziente o anche solo prudente, o indifferente al destino altrui, o al non voler sapere per evitare responsabilità o inquietudine, a tutti quegli atteggiamenti, insomma, individuali e sociali, che hanno permesso che Auschwitz avvenisse? O che una grave negazione d'altri, anche meno estrema di Auschwitz, possa prodursi? Al di là della indignazione e memoria per le atrocità di massa, del necessario ricordo delle vittime, la domanda che si pone per la nostra attualità è questa: che ne è della nostra normalità, dove può portare o essere portata? Come è successo che nella nazione di più alta cultura e scienza grandi masse siano state 'educate male', educate cioè al conformismo di regime, al risentimento, al nazionalismo, al vittimismo istigato alla rivalsa sul mondo, al narcisismo di 'razza', a tal punto da generare un unicum eccezionale e mostruoso?  Queste sono le domande al centro della nostra memoria.

 Giuseppe Cavalli racconterà brevemente i motivi che hanno scatenato la II Guerra Mondiale, la presa del potere di Hitler, la 'Soluzione finale del problema Ebraico', la fine della guerra, il processo di Norimberga, la fuga dei criminali Nazisti, fra cui Eichmann, la sua cattura, il processo e la condanna a morte.

 Tutte le iniziative sono promosse dall' Associazione Pro loco  Museo della Stampa di Soncino,

Il Giorno della Memoria rappresenta, per tutte le comunità, un'opportunità di incontro e una significativa esperienza educativa. Un giorno che deve essere una presa di coscienza di ciò che l'uomo è stato capace di compiere e questo nella consapevolezza che dobbiamo fare tutto il possibile affinché non accada mai più.

                                                                                        Museo della Stampa

                                                                         Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino

 

 

                       

 

 

 

 

 

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GIORNATA EUROPEA CULTURA EBRAICA

Rinnovamento


GIORNATA EUROPEA CULTURA EBRAICA 'Soncino 18 Settembre 2022

 'RINNOVAMENTO'

Gli Ebrei Soncino, da prestatori di denaro a stampatori
Dal territorio tedesco all'impero turco

Dr.ssa Francesca Perotti

'Rinnovamento': non potrebbe esserci termine migliore per descrivere la condizione degli Ebrei che hanno dovuto, in continuazione, spostarsi da un luogo all'altro, adattandosi ogni volta ad ambienti e situazioni. Stessa sorte toccò ai nostri Ebrei che, alla fine del XIV secolo, si allontanarono dal territorio tedesco, sfuggendo alle persecuzioni antisemite, intensificatesi nella seconda metà del Trecento, per giungere sul suolo italiano nel 1394. E da Treviso, sostando a Cremona, Mantova, Bassano, in Veneto, Orzinuovi, arrivarono a Soncino nel 1454 continuando a dedicarsi all'attività feneratizia, ossia il prestito di denaro, fino a quando, per volontà del medico rabbino Israel Nathan, nel 1483, vi fondarono una delle tipografie ebraiche più antiche del mondo. E qui, nel 1488, sarà dato alle stampe il primo esemplare al mondo della Bibbia ebraica completa vocalizzata. Con la chiusura della tipografia, nel 1490, gli Ebrei Soncino, che avevano assunto tale cognome dal 1465, si spostarono in altre città quali Napoli, Brescia, Barco di Orzinuovi, Padova, Venezia, Fano, Pesaro, Ancona, Ortona Mare, Rimini, Cesena, stampando capolavori tipografici in lingua ebraica, latina, greca ed in volgare italiano, spaziando tra testi religiosi, letterari, scolastici, civici. La parabola dei Soncino si chiuse in territorio turco presso l'Impero ottomano di Solimano il Magnifico, prima a Salonicco e successivamente a Costantinopoli, anche se le ultime edizioni conosciute dei Soncino vennero edite al Cairo, in Egitto, tra il 1557 e il 1562.

 Dall'incunabolo alle cinquecentine ebraiche nella tipografia italiana

Dr.ssa Valeria Rossini

Analisi storica dell'evoluzione della tipografia e delle prime iniziative editoriali ebraiche in Italia tra rapporti e collaborazioni. Lo scritto verterà principalmente sui contributi apportati all'evoluzione della nuova tecnica di trasmissione dei testi sacri della cultura ebraica attraverso l'analisi dell'attività dei Soncino, del compositore e tipografo Abraham ben Hayyim dei Tintori da Pesaro, della tipografia della famiglia Cusi a Piove di Sacco ed il confronto con il cristiano Daniel Bomberg, primo ed unico stampatore di opere ebraiche a Venezia.

 

 

 

 

 







GIORNATA DELLA MEMORIA 2022

Per non dimenticare la Shoah e le Deportazioni

 Giornata della Memoria 2022 'Per non dimenticare la Shoah e le     Deportazioni

 Da Sabato 29 Gennaio a Domenica 13 Febbraio 2022,
 Ex Filanda Meroni 'Soncino (CR)
 

Il 27 Gennaio verrà celebrata la Giornata della Memoria istituita dal Parlamento nel 2000,data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. 

In occasione della ricorrenza, l'Associazione Pro loco - Museo della Stampa promuovono quattro appuntamenti: 

Venerdì 28 Gennaio 2022 ' Orzinuovi, I.I.S. G. Cossali 'riservato agli studenti

ore 10,30    Silvia Maria Rivetti 'Il Gen. Guglielmo Barbò'

                   Giuseppe Cavalli 'La Memoria della Shoah'

 Sabato 29 gennaio, Soncino Sala Convegni dell'Ex Filanda Meroni 'con la partecipazione degli alunni dell' I.C. Giovanni XXXIII  Soncino

ore 10,00:  Silvia Maria Rivetti 'Il Gen. Guglielmo Barbò'

       Giuseppe Cavalli 'La Memoria della Shoah'

 A seguire Ore 12,00 presso la Sala Mostre inaugurazione della Mostra:

                 "La Storia del Gen. Barbò". 

Sempre Sabato 25 Gennaio, alle ore 21
Sala Convegni dell'Ex Filanda Meroni

ore 21,00;  Silvia Maria Rivetti: 'La Storia di mio nonno Gen. Guglielmo Barbò'

                  Giuseppe Cavalli 'La memoria della Shoah' 

L'esposizione, organizzata da Silvia Maria Rivetti e Giuseppe Cavalli presenta foto, documentazione d'archivio e prime pagine di giornali che raccontano la storia di quei terribili anni e le vicende del Gen. Guglielmo Barbò con foto del carcere di San Vittore.

 

L' 8 settembre del 1943 la firma dell'armistizio lasciò i Soldati italiani senza ordini e istruzioni operative. Moltissimi di loro non vollero aderire alla Repubblica Sociale italiana fra questi il Gen. Guglielmo Barbò; pluridecorato nella 1ma Guerra Mondiale e per essersi distinto nella campagna di Russia, e dal 1 aprile 1943 comandante della Scuola di Applicazione di Cavalleria di Pinerolo.

Il 12 settembre la Scuola passò sotto il comando tedesco ed egli, con tutto il personale militare, fu caricato su un treno per essere internato in Germania attraverso il Brennero.
Nella stessa notte riuscì a fuggire dal treno ed entrò nella 
resistenza piemontese. Catturato il 16 agosto 1944 e trasferito nel carcere di San Vittore a Milano, fu portato poi a Bolzano da dove, il 5 settembre, fu inviato, quale "detenuto politico", con il 'Trasporto 81' al campo di concentramento di Flossenbürg in Germania. A causa delle durissime condizioni di detenzione morì il 14 dicembre dello stesso anno.
Sono esposte anche foto del Carcere di San Vittore e del C
ampo di Sterminio di Flossenbürg.

La Mostra rimarrà aperta al pubblico, a ingresso liberofino al 13 Febbraio.
Dal Martedì alla Domenica dalle ore 10,00 alle 12,30- Sabato e Domenica anche il pomeriggio dalle 14,30 alle 17,00. Su prenotazione allo 0374-83171 o info@museostampasoncino.it anche nei giorni feriali dalle 14,30 alle 17,00.

Tutte le iniziative sono promosse dall' Associazione Pro loco Museo della Stampa di Soncino,
dall'I.I.S. G.Cossali di Orzinuovi e dall' I.C. Giovanni XXIII di Soncino

con il patrocinio del Comune di Soncino, della Provincia di Cremona, dell' ANED, di Children of Selvino, Lions Soncino e della Fondazione Memoria della Deportazione

 Il Giorno della Memoria rappresenta, per tutte le comunità, un'opportunità di incontro e una significativa esperienza educativa.

Un giorno che deve essere una presa di coscienza di ciò che l'uomo è stato capace di compiere e questo nella consapevolezza che dobbiamo fare tutto il possibile affinché non accada mai più. 

'Gli avvenimenti dell'8 settembre sopraggiunsero di sorpresa provocando prima un senso di vivo disagio e poi una forte reazione in tutti noi che non volevamo a nessun costo abbandonare le popolazioni alle persecuzioni nazifasciste, giacché, abituati alla scuola della giustizia e della disciplina, ritenemmo ovvio rimanere ai nostri posti per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.'

Domenico Marcello, colonnello della Legione Carabinieri Reali di Padova.

 Per informazioni:

Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino,

Via Lanfranco 6/8 '26029 Soncino (CR)Tel. 0374/83171 info@museostampasoncino.it
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