Mostra 'La natura immaginata: SONCINO E OLTRE'
di
RICCARDO BOZUFFI
Si
apre Domenica 6 aprile 2025 presso il Museo della
Stampa Centro Studi
Stampatori Ebrei
Soncino
un'esposizione di acquarelli il cui tema principale è la natura e
Soncino che sarà
possibile visitare fino al 27 aprile
2025.
INAUGURAZIONE
Domenica 6 aprile 2025 ore 17,30
Presentazione
a cura del critico d'arte dott. Simone Fappanni.
Dal 6 al 25 aprile Riccardo Bozuffi
presenta una serie di acquerelli in cui esprime tutto il suo amore per la
natura. Punto ideale di partenza di questa rassegna è Soncino e i suoi scorci,
ammantati da un raro fascino, ripresi secondo raffinati acquerelli che ne
sondano le atmosfere, le luci e i colori. Ma la rassegna pone in risalto anche
altri temi e soggetti naturalistici
dell'artista, sempre eseguiti attraverso i pigmenti ad acqua.
Figlio d'arte, il padre Sergio è stato fra
i maggiori restauratori lombardi, già da giovanissimo la passione per il
disegno e la pittura portano Bozuffi a frequentare la bottega d'arte di
famiglia dove negli anni matura la sua vena creativa.
Conosce vari esponenti della pittura
italiana che contribuiscono ad accrescere la sua passione per le diverse
tecniche, come l'olio, l'acrilico, la tempera, l'acquerello e il trompe l'oeil.
I viaggi compiuti negli anni e i paesaggi
visitati sono da spunto per le sue innumerevoli opere ad acquerello.
La critica ha particolarmente evidenziato
la sua facilità ed immediatezza esecutiva, quasi come naturale conseguenza di
una dote innata.
Tiene corsi
d'arte, soprattutto rivolti ai bambini. Ha esposto con successo in importanti
sedi fra cui quelle dell'Accursio di Milano, dell'Officina dell'Arte di
Piacenza, dell'Adafa di Cremona e dello Spazio Arte di Castell'Arquato (Pc).
Recentemente è stato fra i protagonisti di un'importante esposizione a
Cagliari.
Riccardo Bozuffi riesce a definire, con
brillante apertura immaginativa, il fascino di paesaggi senza tempo, sospesi
fra realtà e immaginazione, capaci di entrare immediatamente 'in dialogo' con
l'osservatore».
(Simone Fappanni)
L' esposizione rimarrà aperta al
pubblico fino al 27 aprile 2025 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal
Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi
dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19,00; nei giorni feriali è
possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio telefonando allo 0374
83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it
Mostra ' DONNE D'ARTE':
COLLETTIVA DEDICATA ALL'ARTE IN ROSA
Si apre Sabato 9 marzo 2025 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei
Soncino un'esposizione collettiva dedicata a pittrici e grafiche contemporanee con opere a tema
libero
che sarà
possibile visitare fino al 30 marzo 2025.
INAUGURAZIONE
Domenica 9 marzo 2025 ore 17,00
Presentazione a cura del critico d'arte
dott. Simone Fappani.
Si potranno ammirare le opere di Emanuela Terragnoli, Annunciata Cusumano, Emma Azzi, Loredana Fantato, Maria Cavaggioni, Maria Camilla Rita Rap, Silvia Pastano, Enrica Groppi, Elena Bianchi, Marinella Ferrero, Nicoletta Reinach Astori, Mirella Valenti e Lorella Facchetti, improvvisamente scomparsa a fine gennaio ma i cui lavori, grazie alla sensibilità dei famigliari, sono comunque esposti, così come avrebbe voluto la nota pittrice bresciana. «L'arte al femminile 'spiega Fappanni 'compone idealmente una delle pagine più dense e significative dello sviluppo della creatività nel campo delle Beaux Arts. Tuttavia, per ragioni storiche e sociali è stata rivalutata solo in un'epoca relativamente recente. Per queste ragioni in questa mostra sono state invitate soltanto donne che si dedicano, con passione e trasporto all'arte. Il loro estro e la loro creatività riescono a portare alla ribalta soggetti e temi alquanto eterogenei che consentono di svolgere una interessante riflessione sull'esistenza. Fra colori, forme e materie si sviluppa, dunque, una rassegna che consente anche a un pubblico non specialista di apprezzare». Le donne hanno sempre avuto una grande passione per l'arte e molte di loro hanno cercato di coltivarla nonostante le difficoltà. Nonostante ciò, le donne sono riuscite a emergere e a diventare artiste di successo; tra queste, spiccano i nomi di Frida Kahlo, Mary Cassatt, Artemisia Gentileschi, Berthe Morisot e molte altre. Ecco allora che gli stili, diversi ed eterogenei, delle protagoniste di questa rassegna, risultano estremamente intriganti e suggestivi, sia che si tratti di soggetti figurativi che lavori astratti, eseguiti con varie tecniche, che comprendono anche l'utilizzo di strumentazioni informatiche, oltre a tecniche tradizioni, fra cui l'olio, l'acquerello, la tempera e la tecnica mista, in cui vengono talvolta utilizzati anche materiali di recupero. Si tratta, quindi, di un interessante caleidoscopio di immagini che si caratterizzano per una spiccata originalità e per una ricerca, continua e appassionata, di misure compositive tese a esprimere sensazioni ed emozioni profonde.
L' esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 30 marzo 2025 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it
"Weise
Rose" '"Rosa Bianca"
l nucleo del
gruppo, stanziato a Monaco di Baviera, è costituito da Hans Scholl, sua sorella
Sophie, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e Kurt Huber: quest'ultimo,
docente universitario e stimato musicologo, si unisce al gruppo dopo la
sconfitta di Stalingrado e contribuisce personalmente all'attività di
contropropaganda.
Il gruppo mette a punto un pericoloso sistema clandestino attraverso il quale i
membri dell'organizzazione tentano di sabotare il regime di Hitler. In
particolare, sono soliti stampare e diffondere volantini che incitano i loro
connazionali a ribellarsi e resistere al nazionalsocialismo in nome della libertà
e della fratellanza tra i popoli. Così al primo volantino del giugno 1942, ne
seguono altri cinque, fino al 18 febbraio 1943. A quel punto, però, i giovani
fratelli Scholl (tra i maggiori esponenti del gruppo) sono scoperti e arrestati
presso l'Università di Monaco di Baviera. In capo a poco tempo, anche gli altri
componenti dell'organizzazione vengono arrestati dalla Gestapo, processati e
condannati alla pena capitale.
la loro vicenda resta un fulgido esempio di
altruismo e abnegazione, preziosa testimonianza di un impegno civile al
servizio della dignità umana.
I miei fratelli Hans e Sophie
hanno difeso una cosa normale, sono scesi in campo per una cosa semplice: per i
diritti e la libertà dei singoli, per la loro libera evoluzione e per il loro
diritto a una vita libera. Non si sono sacrificati per un'idea fuori del
comune, non perseguivano grandi scopi. Ciò a cui aspiravano era che gente come
te e me potesse vivere in un mondo umano. Il vero eroismo consiste forse
proprio nel difendere con costanza la vita quotidiana, le cose piccole e ovvie»
(Inge Scholl ).
La
fondazione Weiße Rose (Rosa Bianca) è stata costituita nel
1986 a Monaco di Baviera da componenti e superstiti del gruppo e da parenti e
amici dei membri giustiziati, in particolare Franz
Josef Müller e Traute Lafrenz, con il compito per statuto di commemorare la
resistenza della Rosa Bianca contro la dittatura nazionalsocialista, onorare i
suoi protagonisti e promuovere il coraggio civile, la responsabilità personale
e la consapevolezza democratica. Ciò include anche la presa di posizione contro
l'estremismo, l'antisemitismo e il razzismo.
E' un'organizzazione registrata senza scopo di lucro sostenuta da numerosi
amici e sponsor.
Oltre ai finanziamenti pubblici della
comunità delle città associate alla Rosa Bianca (Monaco, Amburgo, Saarbrücken,
Friburgo, Ulm, Berlino e Gräfelfing) e del Ministero dell'Istruzione e degli
Affari Culturali dello Stato bavarese, si basa su donazioni per svolgere i
propri compiti.
La Fondazione svolge questo compito
gestendo il Memoriale della Rosa Bianca nell'atrio della LMU di Monaco di
Baviera, nonché con mostre itineranti, eventi e progetti storico-didattici
sulla Rosa Bianca. Una preoccupazione particolare è quella di preservare
l'eredità del gruppo di resistenza.
La Weiße Rose Stiftung e.V.
La sua presidente è attualmente la signora dott. Hildegard Kronawitter.
L'attuale mostra permanente è stata
inaugurata il 18 febbraio 2017.
La mostra è diventata anche itinerante
tradotta in diverse lingue fra cui l'italiano e gira in forma simile negli USA,
Francia, Spagna, Polonia e Israele.
Ringraziamo di cuore la Fondazione 'La
Rosa Bianca' che ha voluto mettere a disposizione la Mostra itinerante alla nostra
Associazione/Museo della Stampa.
La mostra, allestita presso l'ex Filanda Meroni, a Soncino, verrà inaugurata Sabato 25 gennaio 2025 alle ore
17,00 e rimarrà visitabile fino al 9 febbraio 2025 secondo i seguenti orari:
Dal Martedì al Venerdì 10,00-12,30 il pomeriggio su prenotazione telefonando allo 0374-83171 Sabato e Domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00.
Nella giornata di Martedi 28 gennaio, presso la sala Convegni dell'ex Filanda
Meroni, al mattino riservato agli studenti dell'I.C. Giovanni XXIII di Soncino
e la sera aperto a tutti, il giornalista, scrittore, già direttore del
quotidiano indipendente del Trentino Alto Adige, 'L'Adige', Paolo Ghezzi, considerato uno dei massimi
conoscitori della 'Rosa Bianca', avendo scritto due libri sull'argomento,
racconterà le vicende di quel gruppo di studenti che si ribellarono
all'oppressione nazista.
Giuseppe Cavalli (Cons. delegato al Museo della Stampa Centro Studi stampatori Ebrei Soncino)
Mostra 'Le Donne negli ex Libris'
a cura dell'Associazione Italiana ex Libris
Si apre Sabato 1 febbraio 2025 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei
di Soncino un'esposizione con un
centinaio di Ex libris raffiguranti le Donne che sarà possibile visitare fino al 2 marzo
2025.
INAUGURAZIONE
Sabato 1 febbraio 2025 ore 17,00
Presentazione a cura del dott. Marco
Franzetti.
L'associazione promuove l'ex libris
nelle sue diverse tecniche incisorie e della piccola grafica, mediante
l'esercizio di attività culturali ed artistiche e della pubblicazione e
diffusione della rivista "l'ex libris italiano".
Nel tempo la concezione
dell'ex libris si è modificata; oggi alla funzione originaria di
contrassegno di proprietà libraria si è sostituita quella di 'piccola grafica
d'arte dedicata'.
Quest'anno grazie alla ricchissima collezione della Biblioteca di Bodio Lomnago
siamo riusciti ad organizzare una Mostra sulle 'Donne negli ex libris'.
'Donna, mistero senza fine bello!' scriveva il poeta Guido Gozzano: l'universo
femminile ha sempre incantato e ispirato scrittori, pittori, incisori, scultori
che da quel 'mistero' hanno attinto per creare opere diventate immortali a
partire dai miti Greci e Romani fino ai giorni
nostri.
E' con
grande soddisfazione che accogliamo questa serie di oltre 100 opere di artisti italiani e stranieri nelle sale del
Museo della Stampa; ringrazio il dott.
Marco Franzetti, il sig. Franco Contini che
hanno incorniciato le opere e la
presidente dell'Associazione dott.ssa
Antonella Mensi.
L' esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 2 marzo 2025 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it
Giuseppe Cavalli
di Giò Martinelli
Si apre il 15 dicembre 2024 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino un'esposizione artistica con una ventina di opere di Giò Martinelli che sarà possibile visitare fino al 19 gennaio 2025.
INAUGURAZIONE Domenica 15 dicembre 2024 ore 10,30
Presentazione a cura del Prof. Agostino Garda.
Giò Martinelli classe 1959, frequenta dal 2005 al 2008 i corsi dell'Accademia di belle Arti di Brescia LABA.
Diverse le mostre collettive tenute dal 1999, tra gli spazi istituzionali e pubblici: 1999, 'Officina dell'Arte' a Orzinuovi e al castello Visconteo di Pandino - 2000, spazio della Pro loco di Crema '2002, Rocca di Soncino '2013, biblioteca Laudense, Lodi '2014, vecchio ospedale 'Soave', Codogno '2015, castello 'Douglas Scotti', Fombio '2016, ex chiesa 'Dell'Angelo', Lodi '2016 vecchio ospedale 'Soave', Codogno '2016, spazio espositivo 'Amici dell'Arte', Piacenza '2022, vecchio ospedale 'Soave', Codogno. Tra le personali si annotano: 2009, Palazzo Municipale, Borgo S. Giacomo '2010, spazio espositivo 'Peschiera', Pompiano '2015, ex chiesa 'Dell'Angelo', Lodi '2017, 'Rocca S. Giorgio', Orzinuovi '2022, 'Villa Morando' , Lograto.
Se dare una definizione assoluta dell'arte non è possibile è comunque dovere di ogni artista chiarire nel merito il proprio pensiero. Per quanto mi riguarda l'arte è ricerca costante di una direzione che evidenzia punti di vista inediti dove non ci sono risposte ma si rigenerano sempre nuove domande.
Il lavoro artistico di Giò Martinelli si caratterizza per una lenta evoluzione che segue il nomadismo dell'artista nella ricerca costante e appassionata di situazioni nelle quali la discussione sull'arte e la contaminazione è ricercata nel dialogo e confronto. L'intento è di evitare l'isolamento riconosciuto come elemento di passività e per questo partecipa attivamente alle proposte del collettivo artistico di Crema 'Area limitata' che si propone di aprire all'esperienza artistica chiunque volesse accettare questa nuova modalità di lavoro. L'arte per Martinelli è concepita come nutrimento e la voglia di dialogo e di scambio lo vede operativo nel collettivo artistico ACAV di Codogno dove questa volta il confronto è tutto interno. Seguono anni di crescita nei quali la frequentazione dei corsi all'Accademia LABA di Brescia, lo informa sulla storia dell'arte contemporanea che per Giò è un aiuto a sviluppare le ultime ricerche che esplorano la materia nei suoi componenti di luce ed energia. Nuovi materiali che si trasformano in materia dotata di una forza originale che dà luogo ad immagini primigenie, una visione che sollecita l'arte a ritrovare nella nostra attualità il bisogno di domande fondamentali sulla nostra esistenza. La sua curiosità intellettuale e l'esigenza di misurarsi fuori da sé stesso, lo conducono al L.A.M., Laboratorio d'Arte Marmellata, nel quale attualmente condivide un'esperienza relazionale con un gruppo di autori tra loro eterogenei, tra i quali operano persone con fragilità psichica.
Tra i contributi critici: Nino Antonaccio, Pino Giacalone, Franco Migliaccio, Agostino Garda, Tonino Zana, Riccardo Caffi.
L' esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 19 gennaio 2025 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it
Mostra 'Il mio mondo in bianco e nero'
di Edoardo Gabriele Olmi
Si apre il 23 Novembre 2024 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei
di Soncino un' esposizione artistica con oltre venti opere di Edoardo
Gabriele Olmi che sarà possibile visitare fino all' 8 dicembre
2024.
INAUGURAZIONE
Sabato 23 Novembre 2024 ore 17,30
EDOARDO GABRIELE OLMI
Nato a Brescia nel 2001, abita a
Soncino da circa sei anni. Si è diplomato presso il Liceo Socio PsicoPedagogico
Sacra Famiglia di Soncino.
Autodidatta,
ha sempre mostrato un appassionato interesse per l'arte, in tutte le sue
manifestazioni, documentandosi approfonditamente sulla vita e sulle opere di
molti pittori, seguendo e condividendo trasmissioni critiche relative a
numerosi artisti moderni e del passato.
Ha partecipato al 62 0 Premio di Pittura " Francesco
Galantino" a Soncino con un' opera raffigurante uno scorcio della Rocca
Sforzesca.
Ha partecipato al Concorso di Pittura di Genivolta (Cr), 37 0 edizione
2023, con l' opera " Ricordo d'infanzia".
Dal 6 al 16 gennaio 2024, presso la Sala Mostre della Ex Filanda Meroni di
Soncino, ha tenuto la sua prima mostra personale, esponendo quadri di varie
dimensioni con soggetti di differente espressione artistica, dall' Optical Art
al surrealismo e ad un realismo rivisitato in chiave personale.
A fine ottobre ha ottenuto una segnalazione con merito al 38° Concorso di
Pittura di Genivolta col quadro: 'uomo con cappello'.
Tra le tecniche sperimentate, l'utilizzo dell'inchiostro di china nero e della
vernice acrilica nera o bianca in accordo allo sfondo della tela.
L' esposizione rimarrà aperta al pubblico fino all' 8 dicembre 2024 secondo gli
orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore
12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle
18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il
pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it
Mostra 'La
natura e le sue impronte'
di Rolando Rovati
Si apre il 1 Novembre 2024 presso il Museo della
Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino un esposizione artistica
con una ventina di opere di Rolando Rovati che sarà possibile
visitare fino al 17 Novembre 2024.
INAUGURAZIONE
Venerdi 1 Novembre 2024 ore 17,30
Rolando Rovati è nato a Ghedi (Bs) nel 1951.
In età giovanile ha compiuto alcuni viaggi 'on the road' in Occidente
e in Oriente.
Ha esercitato la professione di medico fino a cinque anni fa.
Negli anni settanta ha iniziato la ricerca che negli anni novanta,
dopo un periodo figurativo, l'ha portato all'esperienza astratta con la
realizzazione di una sintassi pittorica che coniuga la spontanea irruenza
espressiva con l'ordine, l'equilibrio, la simmetria e la decorazione.
Espone in Italia e all'estero dagli anni ottanta riscuotendo consensi
di pubblico, di critica e ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Le sue opere
sono pubblicate in numerosi cataloghi e riviste d'arte.
Dal 1987 ha esposto con
mostre personali a Brescia, Bergamo, Milano Torino Mantova La Spezia; ha
partecipato a collettive e fiere non solo nelle principali città italiane ma
anche a New York, Ginevra, Barcellona, Bruxelles, Lugano Amsterdam.
Di lui hanno scritto: Stefania
Bison, Giancarlo Calciolari, Angelo Crespi, Pia Ferrari, Elena Gollini, Letizia
Lanzarotti, Lino Lazzari, Paolo Levi, Fausto Lorenzi, Massimo Tedeschi, Monia
Malinpensa, Giuseppe Patellaro, Rosario Pinto, Salvatore Russo, Giorgio Segato,
Sandro Serradifalco, Vittorio Sgarbi, Luciano Spiazzi, Massimo Tedeschi.
Sue Opere si trovano in permanenza nella Galleria 'La Telaccia by
Malinpensa' di Torino.
L'
esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 17 Novembre 2024 secondo gli
orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore
12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle
189,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il
pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it.
Mostra 'Luce'
di Rossella Baldecchi
Si Si apre il 4 Ottobre 2024 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei
di Soncino un' esposizione artistica con una
ventina di opere di Rossella Baldecchi
che sarà possibile visitare fino al 20 ottobre
2024.
INAUGURAZIONE
Venerdi 4 Ottobre 2024 ore 18,00
Rossella Baldecchi nasce a Pistoia dove
frequenta l'Istituto Statale d'Arte e completa gli studi con il massimo dei
voti nell'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1983. Affascinata da sempre
dalla figura umana, in Accademia approfondisce la tecnica della pittura ad olio
con la quale da allora realizza tutte le opere pittoriche e, fra le tecniche
incisorie, l'acquaforte
è stata fin da subito quella più consona al suo modo di esprimersi. Così ne ha
approfondito la pratica e lo studio facendo ricerche sulle straordinarie opere
di Rembrandt, recandosi ad Amsterdam e sperimentando metodi di antico brevetto
sempre su lastre di rame.
Il 1983 è l'anno della prima
importante esposizione di
Rossella: su selezione di una giuria di critici italiani e stranieri, fu
invitata ad esporre nella rassegna internazionale Mostra delle Giovani
Presenze Artistiche in Toscana alla GAM di Forte dei Marmi curata da Andrea Del Guercio. Nel
1987 inizia ad insegnare nell'Istituto d'Arte Petrocchi di Pistoia (poi Liceo
Artistico), come docente di
Design Industriale. La prima mostra personale
risale al 1985 quando espose nell'antico Palazzo dei Vescovi. Da allora ha
iniziato una intensa attività artistica esponendo in mostre personali e
rassegne in tutta Italia e all'estero, conseguendo importanti riconoscimenti e
premi e realizzando numerose cartelle di grafica.
Fra i premi recenti si ricorda il
Primo Premio ricevuto nel 2021 con l'opera 'Geisha'e la menzione
speciale con l'acquaforte 'Ueno' entrambi ottenuti nel concorso Arte Grafica Italiana indetto dall'Associazione Nazionale Incisori
Italia.
Rossella da sempre collabora con numerose associazioni del territorio e offre
il suo contributo artistico a numerose iniziative culturali e raccolte fondi.
Per il suo impegno nel mondo dell'arte, dal 2015 fino al 2024, ogni anno è
invitata a esporre a Rovereto nell'evento internazionale Human Rights, mostra che vede la partecipazione di artisti
provenienti da molti Paesi del Pianeta selezionati dal curatore Roberto Ronca
impegnati ogni anno ad affrontare nelle loro opere le tematiche proposte, quali
i Diritti Umani, le disuguaglianze sociali, la Pace e problematiche legate allo
sfruttamento delle risorse dell'ambiente.
Negli anni Rossella Baldecchi ha partecipato con
opere di grafica a numerose rassegne ed esposizioni internazionali all'estero,
si ricordano quelle in Lituania, Polonia, Germania, Francia, Spagna, Tunisia,
Cina, Giappone, Korea e negli USA.
L'
esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 20 ottobre 2024 secondo gli
orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore
12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle
19,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il
pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it.
Mostra
retrospettiva 'Chi era Enea'
di Enea Ferrari
Si apre il 24 Agosto 2024 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei
di Soncino un' esposizione artistica con una
ventina di opere di Enea Ferrari che
tracciano buona parte del percorso creativo
dell'artista.
INAUGURAZIONE
Domenica 25 Agosto 2024 ore 18,00
Enea Ferrari fu pittore e
docente di materie artistiche presso la Scuola media e la scuola di disegno ed
artigianato di Soncino in cui nacque nel 1908.
Iniziò a dipingere
in giovane età sotto la guida del padre Annibale e, tra il 1924 e 1928, studiò
presso l'Accademia di belle Arti di Brera; tornato a Soncino divenne artigiano
di stucchi ed affreschi.
Dal 1932
perfezionò la tecnica del gesso, presso la Scuola Superiore d'Arte di Milano e
prese parte alla Mostra Provinciale di Cremona.
Dal 1934
l'artista ha perseguito l'astrazione e ha sperimentato la composizione di opere
con elementi naturali come corteccia, mais, corda, spago e trucioli di legno.
Partecipò a
mostre non solo in Italia ma anche all'estero,
fra cui si ricordano le gallerie M Bochum, Loehr ed Ernst in Germania.
Dopo
la morte del professor Merighi che aveva fondato la Scuola di disegno ed
artigianato con sede nella salone d'onore delle Rocca Sforzesca, ne divenne
direttore e prosegui la sua opera.
In occasione della sagra di Soncino, la seconda domenica di settembre, diede
vita, agli inizi degli anni sessanta, al premio di Pittura 'Francesco Galantino',
storico locale e abile pittore.
Alla
scomparsa del professore la Pro Loco inserì il Premio di pittura fra le
attività legate al "Settembre a Soncino".
Nel
1970 Enea ottenne il titolo di 'Soncinese dell'anno' per 'la preziosa opera di
direttore della Scuola di disegno'.
Morì nel suo
paese natale il 6 agosto 1972.
Oggi a Soncino
sono dedicate all'artista una via a nord-ovest del borgo e la piazza antistante
l'entrata della Rocca.
Dice
di Lui il suo allievo Angelo Frosio, artista e Presidente della Scuola d'arte
Bergognone di Lodi:
Tutti abbiamo bisogno di maestri. Il
maestro rappresenta il legame con il passato e con le misteriose origini
dell'opera d'arte che si perdono nelle nebbie di un passato remotissimo, ma al
tempo stesso la proiezione verso il futuro, incarnato dall'allievo.
Forse il vero mistero dell'arte è
proprio nella relazione tra la tradizione e la tecnica da un lato, e
l'innovazione e la rottura degli schemi dall'altro. Presso il Museo della
Stampa di Soncino, una mostra retrospettiva traccia il percorso artistico di un
mio grande maestro, Enea Ferrari,
figura cardine di tutta l'arte del Novecento e artista il cui grande carisma ha
influenzato profondamente la mia formazione artistica durante i corsi d'arte
tenuti al Castello (al tempo tutti
chiamavano Castello la Rocca).
Nelle sue prime lezioni, Enea, pur basandosi su un
accademismo classico, incoraggiava approcci interdisciplinari a 360 gradi,
sostenendo che "la dimensione creativa
non ha confini".
A Soncino, la scuola del Castello rappresentava una realtà originale ed unica
nel raggio di decine di kilometri, Enea usava la spatola come Michelangelo lo
scalpello, e questa sua libertà di cimentarsi in tecniche innovative mi colpì
profondamente.
Nella
sua figura complessa e a tratti frastagliata intravedevo una sintesi potente e
a tratti problematica: Enea 'cÞÉapi' si ergeva come il maestro delle
nostre tradizioni, capace di valorizzare i nostri difetti e le nostre virtù, ma
al tempo stesso una potentissima necessità stilistica personale lo spingeva a
esplorare ogni possibilità artistica innovativa e a spronare i suoi allievi a
fare altrettanto.
A Enea devo una delle lezioni più
grandi che mi hanno segnato come uomo e come artista: l'arte non è un oggetto,
un prodotto esclusivo di elites colte e privilegiate, ma un processo plasmato
dal carisma e dal talento umani a disposizione di tutti quelli che hanno il
coraggio di cimentarvisi.
Questa esposizione dedicata a Enea
Ferrari rappresenta un evento prestigioso che, in un momento storico complesso,
aggiunge un valore inestimabile a Soncino già conosciuto nel mondo perché nel
xv secolo fu stampata la Prima Bibbia Ebraica completa di accenti e vocali e
per aver dato i natali a Piero Manzoni.
L'
esposizione rimarrà aperta al pubblico fino all' 8 settembre 2024 secondo gli
orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore
12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle
19,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il
pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it.
COMUNICATO STAMPA
Mostra 'Emozioni' di Laura Casotto
Si apre il 15 giugno 2024 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei
di Soncino un' esposizione artistica con una
ventina di opere di Laura Casotto che
tracciano buona parte del percorso creativo
dell'artista.
Un bacio, un altro bacio e un bacio ancora .
Laura Casotto nasce a Seregno (Mb) e vive a Soncino.
Ha trovato modo di esprimersi pienamente con il Gruppo Deca di Soncino,
un'associazione che preserva l'antica tradizione soncinese per la lavorazione
della terracotta, la sua predilezione è stata da subito per la scultura di
figure femminili con cui ha cercato di trasmettere la fragilità e la morbidezza
delle donne. Contemporaneamente ha frequentato un corso di pittura con il maestro
Davide Tolasi a Soncino.
Successivamente è stato con un 'Bacio Perugina' che è nata una nuova
ispirazione: l'arte legata alle parole o meglio ai sentimenti.
Ha
iniziato così a disegnare con uno stile particolare, una tecnica mista di china
e stabilo, acquarelli e citazioni .
Ogni tratto è come una dichiarazione unica e confidenziale che invita ad
entrare nel suo mondo personale.
Suggerisce ad ognuno di venire ad esplorare questa mostra con occhi curiosi e
cuore aperto per carpire sentimenti universali e profondi che riguardano tutta
l'umanità.
"Perché la connessione più potente rimarrà sempre l'emozione"
L' esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 30 giugno 2024 secondo gli
orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore
12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle
19,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il
pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it.